Elezioni- Alfieri presenta il programma: “Cure per questa Parma malata”

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Luigi Alfieri ha presentato oggi il suo programma nella sede elettorale di via Langhirano. Il primo candidato ufficiale di questa corsa a primo cittadino, promotore del tema sicurezza, apre il suo programma con il tema giovani.

“Bisogna fornire spettacoli gratuiti ai giovani: con il divertimento si forma e ci si informa -dichiara Alfieri – Questa citta’ ha bisogno di essere risanata. L’ennesimo scandalo di ieri dimostra una città malata. 5 anni fa c’era la speranza che Pizzarotti rompesse gli schemi e invece si e’ adeguato a questo modo malato di vivere Parma“.

“Per formare nuovi cittadini nel rispetto bisogna partire dagli asili. – continua il candidato – Il walfare e’ un investimento e non una spesa. Nei primi anni di vita si imparano le regole e la civile convivenza. Studi dimostrano che molti terroristi non avevano frequentato il nido”.

Sulla spesa pubbica la parola passa al ragionier Valla che fece una valutazione sulla Parmalat nell’93/94 dopo l’ingresso in borsa “si vedeva che i debiti aumentavano e che il capolinea era vicino. Lo stato della Parmalat faceva molto comodo a politici e banchieri”.

“I bilanci spesso sono opinioni – chiosa Alfieri – Gino Capelli ci spiegò che i conti del comune non erano tragici. Debiti sì ma anche crediti e patrimonio. Le vendite per svariati milioni hanno truccato la contabilità”.

Alfieri prosegue con una proposta per tutelare i luoghi che producono bellezza. “Il decoro urbano induce legalità. I privati potranno intervenire in accordo con l’amministrazione per bonificare zone degradate. Indispensabile non concentrare gli stranieri in un unico quartiere e per fare ciò prevedo sgravi fiscali per chi affitterà a stranieri in diversi punti della città. Ci vuole un controllo razionale dell’immigrazione per favorire l’inclusione sociale”.

Ultimo punto fondamentale nel programma di Luigi Alfieri sarà incentivare il microcredito per chi vuole fare impresa ma con impegno sociale in cambio.

L’incontro si è concluso con la risposta alla polemica tra Effetto Parma e Paolo Scarpa sulla gestione del Teatro cittadino. “Il Festival Verdi deve essere gestito da personaggi competenti internazionali. Il Regio non è solo lirica e fa meno spettatori di Teatro Due. Va completamente ridisegnato”.

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