Emissari Desport al Tardini. In arrivo un closing in salsa parmigiana?

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Anche il Parma avrà un proprietario con gli occhi a mandorla proveninete dal lontano Oriene, in pieno stile Inter e Milan? Anche il Parma sarà oggetto di un “closing”, speriamo non infinito? Forse.

La sola certezza è che il ventilato interesse di una cordata cinese per la squadra ducale si è trasformato in appuntamento al Tardini lunedì mattina, poco dopo le nove. Tre manager della società cinese Desport, il cui General Manager è Hernan Crespo, ex bomber crociato già tecnico delle giovanili che tra i cuori gialloblù non ha bisogno di presentazioni, a bordo di un’auto con targa tedesca, hanno incontrato al Tardini il vicepresidente esecutivo ducale Marco Ferrari e il diggì Luca Carra.

Secondo le prime indiscrezioni, al centro dell’appuntamento la possibilità per la cordata cinese di acquisire la maggioranza di Parma Calcio 1913, lasciando comunque quote di minoranza all’attuale proprietà tutta nostrana. Il nuovo tecnico potrebbe diventare proprio Crespo.

Ma cosa è Desport? Le informazioni sono piuttsto frammentarie, come spesso accade quando si parla di colossi orientali. Di certo vi è che è una società di marketing sportivo in fortissima espansione, che tende ad acquisire società sportive europee di medio livello e dimensione con l’obiettivo di farle crescere.

La proprietà è riferibile all’imprenditore cinese Jiang Lizhang, un colosso, che nel nel 2016 ha acquistato, oltre al Chongqing Lifan, compagine del campionato cinese dotata di uno stadio (l’Olimpico) avveniristico ed enorme, cercando di mettervi alla guida Cesare Prandelli, l’Oud-Heverlee, compagine belga, e il Granada del padron dell’Udinese Pozzo.

Vicino al tycoon per l’aspetto sportivo, il procuratore Fifa Pere Guardiola, fratello di Pep.

Lizhang ha investito anche nel basket NBA: sua una piccola partecipazione nei Minnesota Timberwolves.

Ora, un paio di premesse e qualche riflessione. Sarebbe stata la cordata cinese a “cercare” il Parma, forse imboccati da Crespo, forse solo affascinati dalla storia recente di una società piccola e sana ma che in Europa ha vinto quasi tutto, ha una tradizione importante, un bellissimo Museo, una tifoseria mite e intelligente.

Quindi i tifosi non si allarmino: l’attuale proprietà è presente e solida, non ha fretta o necessità, ma trattandosi di imprenditori perchè non valutare un eventuale affare, considerato che la tendenza nel calcio che non collassa è fatta di capitali americani e cinesi?

I tempi ovviamente non sono maturi, quindi impossibile supporre date di eventuali closing, ammesso l’affare si chiuda. Quindi la squadra pensi a fare il suo e basta.

fonte: Gianlucadimarzio.com

Il futuro quale potrebbe essere? Chissà, magari tornare in alto, piano piano. C’è chi dice che la Desport sia interessata a compagini di medio livello per non assistere a battaglie intestine in eventuali campi europei, frenando gli entusiasmi, ma è troppo presto. Stiamo alla finestra ed attendiamo: pare che il Parma piaccia in Lega Pro come in B. Cambierebbe, ovviamente, il prezzo.

Dopo l’Inter di Suning, il Milan (forse) di Lee, il Bologna di Saputo, il Venezia di Tacopina, la Roma di Pallotta, toccherà anche al Parma?

 

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