Copador è ufficialmente in vendita: è stato pubblicato il bando di vendita, ora saranno attivate le procedure necessarie per rilevare il consorzio. Probabile dunque si scateni l’asta tra la Mutti o il consorzio reggiano Casalasco, che nei giorni scorsi avevano reo noto il loro interesse per l’azienda. Le entrate derivanti dalla vendita andranno a coprire i debiti verso i creditori, tra i quali sono presenti anche molte imprese agricole socie dello stesso consorzio.
Servono 26,2 milioni di euro (25 milioni per l’acquisto definitivo e 1,2 milioni di euro per l’affitto di un stagione, fino a fine novembre prossimo). L’acquisizione della Copador prevede infatti che prima si possa procedere all’affitto, ma con l’obbligo d’acquisto. Una modalità di acquisizione, concessa dal tribunale e richiesta proprio dai soggetti interessati, con l’obbiettivo di non perdere il tempo necessario per far partire la campagna estiva.
Copador impiega, tra lavoratori fissi e stagionali, circa 600 persone e nei giorni scorsi aveva vissuto un periodo di forte criticità per le dimissioni di parte del Cda, l’intervento dei sindacati e delle istituzioni hanno permesso il rientro delle crisi interna e una soluzione che è sfociata con la pubblicazione del bando, che prevede l’acquisto di strutture, stabilimento e terreni di Copador ed il subentro in tutti i contratti di lavoro.
