Il Parma contro la Maceratese vince e convince, non sbaglia nulla, tranne un rigore ininfluente, e brilla. Bentornato e bellissimo, tanti top, nessun flop, per una volta.
Frattali 6,5: Torna in campo a tempo di record, sarebbe ingiudicabile perchè poco impegnato, ma due interventi importanti, uno per tempo, gli valgono la sufficienza piena.
Iacoponi 6,5: Non si può dire che la Maceratese faccia lavorare la difesa granché, il mezzo punto oltre il compitino se lo prende con uno stacco di testa “quasi – gol”.
Lucarelli 6: Macina minuti, ma tolta qualche incursione di Turchetta e Allegretti non è che faccia na gran fatica.
Di Cesare 6: Leggasi Lucarelli, domenica “easy”.
Scaglia 7: Terzino sarà anche sprecato, ma mette la zampetta sulle gol, sui corner conquistati e battuti, sui maggiori pericoli creati. Cresce e si vede.
Munari 6,5: Verrebbe voglia di dargli otto, per la solidità e l’ordine che tornano in mezzo al campo. Vogliamo pensare che la Maceratese sia troppo poco impegnativa? Vedremo mercoledì. (dal 59′ Corapi sv: entra quando la partita è virtualmente finita e il gioco in pensione, nel dubbio si prende un giallo).
Scozzarella 6,5: Esce ammaccato, ma prima si va vedere eccome: gioco, assist, palle e tocchi rapidi. Se si ambientato o sia merito del rientro di Wolverine, lo diranno le prossime. (dal 74′ Simonetti sv come Corapi: nella ripresa, il gioco, chi l’ha visto?),
Scavone 6,5: Mezzo voto in meno l’ammonizione, mezzo in più il rigore sacrosanto conquistato. Sostanza e qualità, sta tornando e si vede.
Baraye 7: Gli manca il gol, ma è assist e sostanza, su quelli fatti, su quelli sbagliati, sulla palla murata da Sabato e sul rigore. Se questa è la sua dimensione, non tiratelo fuori mai. Divino e prezioso.
Nocciolini 7: Un gol in avvio che gela, il piedino sul secondo e su altre biglie che non vanno a buon fine. Un recupero di cuore che strappa applausi, bene, benissimo. (Dal 79′ Nunzella sv: Non fa danni. Amen.).
Calaio’ 6,5: Croce e delizia. Un gol bellissimo, tante palle importanti e interessanti. Troppa sufficienza però sul rigore, debole e centrale. Croce e delizia.
D’Aversa 7: Ha i suoi “prediletti” a disposizione, e non sbaglia. Ne partita, ne modulo, ne cambi. Chi vince ha sempre ragione. Così dicono.