Caso assunzioni partecipate Comune: rinviato a giudizio solo Andrea Costa, gli altri prosciolti

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Ieri, 29 marzo, si è chiusa per 6 imputati la vicenda giudiziaria sulle partecipate del Comune di Parma. Ex dirigenti e presidenti erano stati accusati di abuso d’ufficio per le assunzioni di funzionari e dirigenti avvenute tra il 2008 e il 2012.

Non luogo a procedere quindi per Nando Calestani per motivi di salute, ex presidente Spip.  Prosciglimento per Barbara Piermarioli, ex amministratore delegato di Stt, liquidatore di Spip e Alfa Massimo Vento.

Rinviato a giudizio invece Andrea Costa, ex presidente di Stt e Alfa che dovrà quindi comparire davanti al collegio di 3 giudici.

Assolti con rito abbreviato perché il fatto non costituisce reato i funzionari Giuseppe Capotorto, responsabile amministrazione della holding Stt, e Francesca Capelli, direttore del coordinamento holding, anticorruzione e trasparenza.

I giudice ha quindi acconsentito a sbloccare i conti correnti e i soldi poste sotto sequestro dal 2014.

“Inconsistente il teorema accusatorio – scrivono i legali di  Barbara Piermarioli – Una vicenda iniziata nel 2014 quando, a seguito di notizie di stampa, si veniva a sapere che la stessa era stata incolpata di una serie di reati di abuso di ufficio commessi perché si era permessa di tagliare più di un milione di euro di consulenze esterne generate dalla precedente gestione e stabilizzare tre dipendenti licenziati per cause dubbie. La pubblicazione di quelle notizie, per altro al tempo coperte da segreto, aveva provocato le sue necessarie dimissioni da commissario per la liquidazione del debito del Comune di Viareggio, nomina ricevuta dall’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, con conseguente grave compromissione della carriera. Il Gup di Parma dottor Alessandro Conti ha sentenziato il non luogo a procedere relativamente alle accuse rivolte alla stessa, considerata la loro evidente non sostenibilità in giudizio, in sostanza la assoluta inconsistenza del teorema accusatorio sostenuto dalla rappresentante della Procura parmense dottoressa Paola Del Monte”.

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