Dall’Olio chiede deferimento di Dario Costi. REPLICA- Costi: “Dall’Olio rende difficile collaborazione”

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E’ di nuovo scontro all’interno del PD. Il capogruppo in Consiglio Comunale, Nicola Dall’Olio, ha inviato una lettera allo stato maggiore del PD provinciale e regionale per denunciare il comportamento “scorretto e inaudito” di Dario Costi, il candidato alle primarie che ha perso contro Paolo Scarpa.

Lo scorso 19 marzo, riferisce Agenzia Dire, il capogruppo a Parma ha inviato la lettera per chiedere il deferimento di Costi al presidente della Regione, ai segretari regionale, provinciale e cittadino e, per conoscenza, all’assessore regionale Simona Caselli, ai tre parlamentari, ai consiglieri regionali del territorio e al presidente del Collegio di garanzia per le primarie.

Sotto accusa in particolare il comunicato inviato dall’architetto Costi dello scorso 18 marzo in cui rendeva noto che il gruppo che lo ha sostenuto durante le primarie intende proseguire il lavoro di approfondimento sul programma offrendolo poi al vincitore Scarpa.

Dall’Olio contesta che il comunicato non fosse stato concordato col vincitore Paolo Scarpa e si chiede con che titolo Dario Costi possa avanzare tale proposta visto che non ha mai partecipato nelle ultime settimane alle riunioni di partito per la campagna elettorale.

 

“Mi aspetto che questo sia l’ultimo comunicato di Dario Costi non concordato con il candidato di tutti Paolo Scarpa” riferisce Dall’Olio che trova questo modo di comportarsi e di comunicare a mezzo stampa assolutamente scorretto.

Intanto le elezioni previste per giugno si avvicinano, il PD e il centro sinistra sembrano ancora poco uniti per poter affrontare una campagna nel pieno delle forze.

LA REPLICA DI DARIO COSTI:

I giornali hanno diffuso la notizia che il 19 marzo il primo alleato di Scarpa e capogruppo del Pd in Consiglio Comunale, Nicola Dall’Olio, ha scritto una lettera contro di me al Presidente della Regione, al segretario regionale del Pd, all’assessore regionale, ai tre parlamentari, ai consiglieri regionali, ai segretari provinciale e cittadino.

Il sottoscritto non è stato inserito tra i destinatari della comunicazione…. il che non mi pare un segnale di volontà collaborativa e di correttezza.

Ma entriamo nel merito: nella lettera Dall’Olio contesta come “inaudito” e “scorretto” il nostro comunicato stampa di domenica 18 marzo nel quale rendevo noto che gli amici che mi hanno sostenuto alle primarie intendevano proseguire il lavoro di approfondimento sul programma per offrire “questo contributo al vincitore delle primarie, se si dimostrerà interessato.” Davvero mettere a disposizione le nostre competenze, la nostra mobilitazione, la nostra passione e le idee raccolte nella campagna di Ascolto è da censurare?

Altre richieste, poi, mi sembrano ancora più incredibili.

Dall’Olio pretende che mi sia tolta l’autonomia di parola e impedito di comunicare con la stampa senza la preventiva autorizzazione del vincitore delle primarie.

Infine chiede il mio deferimento agli Organi di Garanzia inviando l’email anche al Presidente del Collegio (testuale: “Trovo questo modo di comportarsi e di comunicare a mezzo stampa assolutamente scorretto e lo segnalo anche agli organi di garanzia perché facciano le proprie valutazioni. […] Attendo riscontro sulle valutazioni del presidente della commissione dei garanti.”).

Questo modo di ragionare e di agire non mi appartiene ed è lontanissimo dal mio pensiero e dai miei comportamenti. A maggior ragione, a fronte della nostra responsabilità politica, tutto ciò appare difficilmente sopportabile, oltre che inconcepibile.

Visti la grevità dell’intervento e i toni aggressivi che si commentano da soli, non mi interessa più di tanto rispondere a Dall’Olio.

Chiedo piuttosto a Scarpa di pronunciarsi su questa concezione punitiva delle primarie e della democrazia manifestata da Dall’Olio, rendendo noto se è anche la sua. Per me vincere le primarie non significa imposizione sugli altri, togliendo loro ogni diritto di parola, interlocuzione pubblica e elaborazione programmatica. Lealtà, collaborazione e considerazione reciproci sono, a mio parere, condizioni indispensabili per un lavoro comune che poteva essere avviato nell’interesse di Parma. Questo, d’altro canto, è quello che abbiamo offerto, e preteso, da subito.

Con dispiacere devo riscontrare che la presenza di Dall’Olio, che non è nuovo ad attacchi personali nei miei confronti, rende veramente difficile una collaborazione positiva e, di conseguenza, un mio coinvolgimento.

 

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