Alfatossine in Parmigiano e Grana: tutti gli indagati

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L’ex presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano Giuseppe Alai è indagato, unitamente a Stefano Berni, “parigrado” del Grana Padano,

per abuso d’ufficio nell’ambito di un’inchiesta su forme di Parmigiano Reggiano e Grana Padano contenenti sostanze cancerogene come aflatossine e antibiotici.

L’indagine era iniziata nel 2015 con il sequestro di migliaia di forme di formaggio: vi sono state trovate tracce di sostanze cancerogene e antibiotici, che ne attesta la produzione senza rispetto dei protocolli.

In tutto sono 27 gli indagati, l’inchiesta era partita due anni fa, condotta dal sostituto procuratore Maria Rita Pantani: l’ipotesi di reato è relativa alla non conformità di alcune forme che sarebbero state prodotte senza rispettare i disciplinari.

In alcuni avvisi di garanzia, però, l’ipotesi di reato, è di associazione a delinquere finalizzata ai reati di frode alimentare. Alai, è indagato  in qualità di presidente del Consorzio quando quelle forme vennero prodotte, nel 2013.

Con lui sono indagati almeno tre imprenditori agricoli, due di Tizzano e uno di Torrile, e i casari che hanno materialmente preparato il Parmigiano e il Grana.

Sono 12 gli accusati di associazione a delinquere: Dante Bigi (fondatore della ditta Nuova Castelli), Mario Panazza, Luigi Fici, Romano Conti, Alberto Morlini, Francesco Ghidorsi, Marco Soldati, Angelo Maria Strazzanti, Tommaso Cibrario, Sergio Raglio, Giuliano Menozzi e Livio Bondavalli.

Le altre contestazioni riguardano ulteriori 15 persone iscritte nel registro degli indagati: Massimo Bertoni, Claudia Cadonici, Artico Iori, Paola Alessandra Maria Pozzi, Giuseppe Omassi, Villiam Chiari, Simone Paraluppi, Emily Anselmi, Davide Vietta, Giuseppe Alai, Stefano Berni, Paolo Guerriero, Federico Bruno, Vanessa e Luca Bonazzi.

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