150mila euro sottratti al supermercato in cui è stata dipendente per appena due anni: questa l’accusa rivolta ad una 25enne di Borgotaro.
La giovane donna, con l’aiuto di sua madre, è riuscita a raggiungere l’ingente somma sottraendo di giorno in giorno qualche banconota dal registratore di cassa.
I piccoli furti sono durati per quasi 2 anni, dai primi mesi del 2013 fino a dicembre 2014. Ad accorgersi della magagna i titolari del Ecu discount per cui la giovane lavorava: spesso erano presenti ammanchi abbastanza importanti, che in passato non si erano mai presentati. Non era mai capitato, inoltre, che oltre agli introiti mancassero anche le merci.
La situazione, monitorata dal commercialista del “Discount Ecu” di Borgotaro, è risultata chiara: 157mila euro gli ammanchi complessivi.
I titolari, vista la gravità, si sono rivolti ai Carabinieri, che hanno installato delle telecamere all’interno del discount per cercare di risalire alla causa. La cassiera, dopo alcuni giorni, è stata colta in fragrante, stata ripresa mentre invece di porre i soldi dei clienti in cassa, li mette nella propria tasca.
La madre, complice della ragazza, ha fatto la spesa gratis per tutto questo tempo e ha ritirato le buste contenenti i soldi derubati.
La 25enne deve ora rispondere al reato di appropriazione indebita di oltre 150mila euro e per il furto di tutti i generi, alimentari e non, di cui si è appropriata. La madre, in concorso con la figlia, deve rispondere degli stessi reati.
Madre e figlia devono affrontare in processo pubblico davanti al giudice monocratico. Andrea Cantoni, avvocato del titolare del discount a conduzione familiare, dichiarerà il suo assistito parte civile, con la speranza di riuscire a recuperare almeno una parte di quello che gli è stato sottratto.
