Il 9 marzo 2013, la tragedia al mercato di Guastalla: l’esplosione di un furgone rosticceria al mercato di Guastalla in cui persero la vita la 27enne Rossana Mango, la madre di 49 anni Teresa Montagna e la zia di 43 Bianca Maria Montagna e rimasero ferite 19 persone.
Mercoledì per il 58enne Francesco Mango, padre di Rossana e marito di Teresa, titolare del furgone, rimasto invalido al 100% nell’esplosione per una serie di problemi respiratori e l’assenza di sensibilità nelle mani, accusato di omicidio colposo plurimo, lesioni colpose plurime e incendio colposo il pubblico ministero Stefania Pigozzi ha chiesto una condanna a 6 anni di carcere
Secondo l’accusa Mango, ricoverato a lungo nel reparto grandi usionati del Maggiore e assistito dall’esperto di esplosivi parmigiano Danilo Coppe, nominato consulente di parte, avrebbe installato a bordo del furgone quattro bombole gpl, mentre l’allestimento originario ne prevedeva soltanto tre; a questo, si aggiungerebbero altri errori circa la manutenzione e la mancata sostituzione di parti usurate.
