Collecchio: un caso di scabbia nella scuola elementare. Ausl: “Non è allarme”

0

Un altro caso di scabbia nel parmense. Questa volta a Collecchio, nella scuola elementare un bambino presentava l’infestazione cutanea. I suoi compagni di classe sono stati visitati e non sono risultati contagiati.

Ausl conferma che si tratta si scabbia ma riferisce che no c’è nessun allarmismo. I genitori sono stati avvisati e informati sulle procedure da seguire.

Lo scorso fine febbraio altri 3 casi erano stati registrati nelle scuole superiori di Parma.

Cosa è e come si cura – “La scabbia è una malattia della pelle molto contagiosa che fortunatamente però è semplice da trattare e debellare. Ma quali sono i sintomi e come riconoscerla? La scabbia è un’infestazione contagiosa della pelle. Si verifica tra gli esseri umani e in altri animali. È stata classificata dalla Organizzazione Mondiale della Sanità come una patologia legata all’acqua.

E’ provocata da un parassita molto piccolo e di solito non direttamente visibile, che si inocula sotto la pelle del soggetto colpito provocando un intenso prurito allergico. L’infestazione negli animali causata da specie di acari simili viene chiamata rogna sarcoptica.

Scabbia, cause – All’origine della scabbia vi è il Sarcoptes scabiei, un acaro, ovvero un microscopico insetto parassita che si posiziona sotto la cute (per sopravvivere ha bisogno di una temperatura di circa 37°) e depone le uova proliferando e aumentando la reazione del corpo alla sua presenza. E’ coinvolto l’acaro di sesso femminile.

La scabbia si riscontra più frequentemente nelle aree affollate in condizioni di vita non igieniche.

A livello mondiale a partire dal 2009 si stima che si verifichino 300 milioni di casi di scabbia ogni anno, anche se questo dato è molto discusso. Si stima che dall’1 al 10% della popolazione mondiale sia infestata dalla scabbia, ma in alcune popolazioni il tasso di infezione può raggiungere il 50-80%.

Scabbia, sintomi – I sintomi tipici della scabbia, come bolle, vescicole e prurito, sono infatti una sorta di reazione allergica messa in atto dal sistema immunitario della persona colpita che si trova alle prese con un agente estraneo.

I sintomi tipici della scabbia sono rush cutaneo sotto forma di bolle rosse di diverse dimensioni e molto pruriginose. Una caratteristica fondamentale che rende la scabbia molto riconoscibile sono delle lesioni che si formano sulla pelle chiamate cunicoli scabbiosi, si parla di una sorta di microscopiche gallerie di circa 2-3 millimetri e di colore biancastro che servono ai parassiti femmine per deporre le uova.

Il rash cutaneo e le gallerie degli acari compaiono soprattutto in alcune zone: mani, polsi, gomiti, addome e genitali. Il sintomo sicuramente più fastidioso è senza dubbio il forte prurito che tende a peggiorare soprattutto la notte (può provocare disturbi del sonno) o con il calore, ad esempio dopo un bagno o una doccia, dato che i parassiti con le alte temperature si attivano e riproducono. Inoltre il continuo grattarsi può andare a creare sulla pelle delle vere e proprie escoriazioni.

In caso già prima si soffrisse di problematiche della pelle, contrarre la scabbia può sicuramente andare a peggiorare le sintomatologia preesistente.

Un occhio esperto riconosce molto facilmente un rush cutaneo dovuto alla scabbia perché forma delle bolle molto caratteristiche nonché si notano le gallerie degli acari. In casi dubbi, comunque, dei piccoli campioni di pelle possono essere fatti analizzare in laboratorio per trovare o meno la presenza del parassita.

La scabbia può ovviamente colpire anche bambini e neonati. Le manifestazioni più evidenti della sua presenza si evidenziano soprattutto su mani, polsi, ascelle, la vita e i genitali.

I primi sintomi compaiono dopo un periodo di incubazione che è variabile da pochi giorni a diverse settimane. Si è contagiosi fino a quando non si è iniziato il trattamento da almeno 24 ore.

La trasmissione della scabbia avviene tramite contatto diretto da persone o animali domestici già infetti.

La femmina del parassita della scabbia scava dei cunicoli nell’epidermide in cui depone ogni giorno 1-3 uova, morendo dopo 1-2 mesi; alla nascita dei nuovi acari, questi creano a loro volta dei cunicoli.

Scabbia, cure e rimedi naturali – Una volta riconosciuta la scabbia si tratta in maniera molto semplice utilizzando due pomate (a base benzoato di benzile, crotamitone o permetrina) utili a debellare gli acari e le loro uova in pochissimo tempo. Molto importante anche lavare tutti i vestiti, le lenzuola e gli altri oggetti con cui si è entrati in contatto a 90° così da fare in modo di eliminare eventuali parassiti depositati.

Esiste anche un rimedio naturale per trattare la scabbia, si tratta del balsamo del perù che è naturalmente ricco in benzoato di benzile.

Il balsamo del Perù è un’oleoresina contenente derivati benzoici liberi o esterificati. Si presenta sotto forma di liquido viscoso dal colore bruno scuro dal forte odore di vaniglia.

Viene ottenuto dall’essudato della corteccia di Myroxylon balsamum var. Pereirae, una pianta appartenente alle Fabacee che si trova nell’America centrale (in particolare El Salvador). Viene utilizzato sia in profumeria che come rimedio naturale, per la scabbia e come antisettico.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here