Primarie e liti interne PD…viste da Fogliazza

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Primarie PD, liti intestine, discussioni: domenica sarà il giorno del giudizio, o meglio, in cui di tre ne rimarrà uno (di aspranti candidati sindaco del PD).

Il noto fumettista parmgiano Gianluca Foglia, in arte Fogliazza,  le vede così.

Il senatore Giorgio Pagliari minaccia il successo elettorale dell’architetto Dario Costi? Staremo a vedere.

Ma cosa aveva dichiarato il senatore? Ecco qui.. – “Vi invito, caldamente, ad andare a votare. E a dare la preferenza a Dario Costi. Dario rappresenta la novità e ha tutte le caratteristiche personali per poter essere un sindaco degno di tale nome: una sua professione e, quindi, non ha bisogno dell’incarico politico né economicamente, né per fare il cosiddetto salto di ‘status’; ha un carattere determinato e volitivo e, come dimostra la indefessa campagna elettorale, un grande senso di responsabilità e di consapevolezza di ciò che richiede la sindacatura per essere svolta in modo degno ed efficiente”.

“Alla candidatura di Costi – e solo ad essa – è legata la possibilità di chiudere questi ultimi dieci anni di non governo della città. Dario Costi, infatti, è l’unico che può realizzare la discontinuità vera e reale da questo triste periodo, perché non ha, a differenza di altri candidati, tra i suoi sostenitori assessori e manager dell’era Vignali”.

“Da un lato, infatti, la Giunta Vignali ha penalizzato Parma con gli scandali (Stt, Spip, Alpha, Tep) e con l’enorme debito di Comune e società partecipate, rappresentando il punto di governo più basso dopo lo scandalo edilizio degli anni ‘70. Dall’altro, l’attuale sindaco, al netto dei comportamenti penalmente rilevanti, ha gestito in continuità con tale esperienza, senza trovare la forza e il coraggio per regalare a Parma il ‘cambio di libro’, cioè l’apertura di una nuova fase”.

Il capogruppo Pd in Consiglio comunale Nicola Dall’Olio abbandona la “buona condotta” che da qualche settimana stava tenendo dopo che i vertici del PD l’avevano “sgridato” per aver attaccato il competitor Dario Costi. Dall’Olio scrive accusando l’architetto senza tuttavia citarlo direttamente: “All’epoca della città cantiere e della Parma da bere, io e Paolo Scarpa eravamo tra i pochi a denunciare il problema del consumo di suolo e dell’incontrollata espansione urbana quando altri stavano zitti o addirittura erano organici all’amministrazione comunale e ne ricevevano contributi ed incarichi”.

Il carico da novanta lo getta anche Alfredo Peri, con una lettera aperta – “La coda polemica di questa campagna elettorale per le elezioni primarie del centrosinistra di Parma risulta un po’ stucchevole e, credo, poco interessante per quei cittadini che vorranno votare domenica 5 marzo. Oltretutto rischia di vanificare il generoso impegno che i candidati hanno messo nel guardare ai problemi della città e nell’indicare le possibili soluzioni, spostando inutilmente l’attenzione su parziali e polemiche radiografie del passato.

A titolo di cronaca, quel passato, almeno per un pezzo, l’ho vissuto; nel 2007 da candidato contro Vignali e nel 2012 da sostenitore di Bernazzoli. Sappiamo com’è andata anche per mie responsabilità. Ma quando si riuscirà a scrivere in modo un po’ oggettivo quei passaggi, non credo che i protagonisti dell’attuale coda polemica potranno rivendicare grandi onori.

L’importante strumento delle primarie è basato sul confronto e sulla competizione, ma quest’ultima può trasformarsi in veleno soprattutto dopo l’esito, se vincitori e vinti prendono strade diverse. Così andò nel 2007 e, ancor di più nel 2012.

Sarebbe utile e anche molto intelligente se, in questi pochi giorni prima del voto, tutti argomentassero non solo le proprie ragioni e proposte, ma anche la totale disponibilità a sostenere il candidato vincente, nelle prossime elezioni amministrative. Nei fatti e non solo nella retorica.

Il centro sinistra a Parma può realisticamente candidarsi a governare la città non per ripicca o rivincita, e nemmeno contro qualcuno o qualcosa, ma rendendosi credibile e autorevole con proposte e comportamenti che mettano al primo posto la città, con i suoi problemi e le sue potenzialità.

Se fossi residente a Parma, domenica voterei per Dario Costi perché, oltre alle qualità personali, si sta dimostrando, per stile e sostanza, un candidato capace di rappresentare una parte molto ampia della città, con i piedi ben piantati nel centrosinistra.

Se la politica, come dovrebbe essere, è servizio, sarebbe utile partecipare in tanti alle primarie di domenica e garantire comunque il massimo sostegno al candidato che prevarrà. Sarebbe un bel modo per dimostrare che dalla storia recente e dai tanti errori si è imparato qualcosa di utile!”.

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