Anticorruzione, un servizio unico per i Comuni della Pedemontana

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Collecchio, Felino, Montechiarugolo, Sala Baganza e Traversetolo. L’Unione vigilerà sui permessi per costruire, sugli appalti e i concorsi, occupandosi anche della Trasparenza. Meno burocrazia e meno costi.

L’Unione Pedemontana Parmense cresce e allarga le sue competenze sui comuni di Collecchio, Felino, Montechiarugolo, Sala Baganza e Traversetolo, con il servizio associato Anticorruzione e Trasparenza che fa capo al nuovo responsabile Filippo Botti.

Un passaggio importante, sancito con una convenzione approvata dai Consigli dei cinque Comuni e dell’Unione, che recepisce le direttive della legge 56/2014 (Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni) e della delibera 831/2016 dell’Anac (Autorità Nazionale Anticorruzione). Direttive che prevedonola possibilità di istituire un Responsabile Unico del servizio per gli enti sovracomunali, al quale conferire anche le competenze in materia di Trasparenza, con l’incarico di stilare un unico piano triennale Anticorruzione, non solo per quel che riguarda le funzioni e i servizi già trasferiti, ma anche per quelli rimasti in capo ai Comuni. Per l’Unione Pedemontana, il servizio unificato permetterà, oltre ad una semplificazione amministrativa, un sensibile taglio dei costi di gestione, con la riduzione da sei ad un solo responsabile.

La scelta di un unico responsabile è stata resa possibile anche dal fatto che i cinque comuni presentano un territorio omogeneo dal punto di vista economico-sociale e della sicurezza, inserito in uno dei più forti distretti industriali d’Italia. Territorio in cui, secondo l’ultima relazionedel Ministero degli Interni sulla sicurezza e l’attività delle forze dell’ordine nel parmense, “non si riscontrano eventi corruttivi di particolare portata”, ma che a causa della sua contiguità con province interessate da operazioni di polizia riguardanti la criminalità organizzata,“induce a considerare con estrema attenzione il rischio di infiltrazioni criminali”.

In concreto, il neonato servizio dell’Unione Pedemontana Parmense «si occuperà di verificare, per esempio, gli atti che riguardano i permessi per costruire, le gare d’appalto, i concorsi per l’assunzione di personale– spiega il Responsabile Filippo Botti – e stabilirà un livello del rischio di corruzione, prendendo tutte le misure necessarie per limitarlo».Anche i segretari dei Comuni continueranno a svolgere un ruolo importante nell’attuazione del Piano Anticorruzione e trasparenza. «Spetterà infatti a loro, che siedono al vertice delle strutture burocratiche dei vari enti, segnalare eventuali inadempienze– prosegue Botti –, così come proporre l’adozione di ulteriori o diverse misure. In questa fase iniziale avranno inoltre il compito di affiancarmi nella redazione di un Piano unico».

L’Unione, insomma, può fare la forza. Anche quando si tratta di combattere la corruzione, considerato il male di tutti i mali del Bel Paese.

 

 

 

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