Legionella: incontro alla Don Milani, operativo nuovo protocollo d’emergenza

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Come già era noto, le cause e le fonti da cui è partita l’epidemia di Legionella lo scorso ottobre a Parma non si è scoperto. Nonostante le analisi dell’Ausl non si è riusciti ad individuare la fonte certa che ha provocato due morti e più di 40 casi di contagio seminato il panico tra le persone residenti nel quartiere Montebello e non solo.

Ieri, 23 febbraio, presso la scuola Don Milani, si è tenuto un incontro pubblico dove il sindaco accompagnato dalla direttrice di Asl Elena Saccenti, il dottor Cagarelli della Regione, coordinatore operativo del tavolo di crisi, e il dottor Impallomeni, direttore dell’area igiene pubblica dell’Ausl, hanno fatto il punto della situazione e risposto alle domande dei cittadini.

Una sala semi deserta in cui è emersa tuttavia una preoccupazione comune. Quando tornerà il bel tempo, le temperature si alzeranno e si accenderanno gli impianti di raffreddamento potrebbe esserci ancora pericolo di contagio?

Le istituzioni per scongiurare ciò hanno disposto campionamenti e sopralluoghi sugli impianti più sensibili e un nuovo protocollo d’emergenza che scatterà in presenza di due casi di contagio. Obbligatoria, come avveniva già, la pulizia degli impianti. Se ci saranno nuovi casi verrà subito convocato il Tavolo di crisi con Comune, Ausl, Ospedale e referenti della Regione Emilia Romagna. Sarà inoltre attivato un numero verde e un indirizzo email. Sui siti ufficiali delle istituzioni saranno presenti gli aggiornamenti e informazioni. Verranno inoltre organizzati incontri informativi. Si potrà contattare direttamente le persone e gli operatori sanitari via mail o Whatsapp.

Qui il rapporto in sintesi dell’Ausl: conclusioni della relazione dell’Unità di crisi regionale

 

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