PSC- Medioli (Effetto Parma) risponde alle polemiche: “Non è stato possibile farlo prima ma anticipa lo stesso la legge regionale”

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Si leggono oggi le critiche all’adozione della variante generale del Piano Strutturale Comunale da parte dei candidati alle primarie del Pd. Per spiegare a chi, forse come loro, non avesse seguito la discussione in Consiglio, ci preme far chiarezza su due punti.

La critica si concentra sull’essere arrivati con questa adozione a ridosso della fine del mandato amministrativo, quindi con la sola finalità di propaganda elettorale, e comunque in prossimità dell’arrivo della nuova legge regionale in materia. Saremmo stati ben felici di arrivare all’adozione, e magari anche all’approvazione, prima. Non è stato però possibile a causa delle priorità sulle quali quest’amministrazione si è dovuta concentrare all’inizio del mandato e perchè il Psc è l’esito di un lungo percorso progettuale non immune da problematiche tecniche e burocratiche.

Questo Piano è un atto di responsabilità che mantiene le promesse fatte 5 anni fa; se non l’avessimo portato a termine avremmo lasciato aperta la porta a nuove cementificazioni. Abbiamo invece preferito togliere dalle previsioni di piano tutte quelle aree ipotizzate nel vecchio Psc ma che ancora non avevano maturato i diritti edificatori, esprimendo così un indirizzo che punta sulla rigenerazione urbana quale motore dello sviluppo futuro della città.

Rispetto alla nuova legge regionale, tra l’altro non ancora approvata, questo Psc ne anticipa le direttive. Quando – non si sa ancora – entrerà in vigore la normativa, Parma avrà uno strumento già in linea, che in ogni caso potrà essere adeguato. Rispettare leggi sovraordinate non è certamente un problema, tanto più se queste sono in linea con il nostro indirizzo politico. Come accaduto per esempio per la raccolta differenziata, Parma ha già centrato obiettivi che altre città ancora si stanno ponendo.

Qualcuno ha detto che abbiamo azzardato troppo, qualcun altro che non siamo stati troppo coraggiosi; dato che “in medio stat virtus” non possiamo che essere soddisfatti della scelta fatta.

Andrea Medioli
Gruppo Consiliare Effetto Parma

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