Museo del Parma: domenica apertura straordinaria prima e dopo la gara con la Sambenedettese

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Jonathan Greci, Brand & Digital Marketing Manager del Parma Calcio 1913, nonché responsabile del crowfunding “We Are Parma” grazie al quale è sorto il Museo del Parma “Ernesto Ceresini”, è intervenuto in diretta, questo pomeriggio, sui 102 e 104 megacicli di Radio Parma, durante la trasmissione “Palla in tribuna”, ospite telefonico del conduttore Marco Balestrazzi, al quale, in apertura di collegamento, ha subito rivelato: “Questa domenica, in occasione della partita in casa con la Sambenedettese, il Museo del Parma sarà aperto, così come ci era stato chiesto dai tifosi. Siamo riusciti ad accontentarli, e così chi verrà alla partita potrà, al termine della stessa, visitare il Museo che sarà aperto per circa due ore dopo la gara. Prima del match sarà aperto, invece, per quelle persone che hanno il biglietto o l’abbonamento di Tribuna Petitot.

Questa è una notizia in anteprima che diamo volentieri a voi e ai tifosi: il Museo del Parma aperto anche in occasione della partita e ci saranno anche le persone che l’hanno creato con noi, quindi i rappresentanti dell’Associazione Parma Museum, e grazie alle loro conoscenze sarà possibile fare delle visite guidate che daranno ancora più valore all’esperienza.

Il Museo è davvero vasto e contiene molti reperti: è suddiviso in sei periodi storici, ma ci sono anche molti livelli di lettura multimediale. Quindi le Coppe, le Maglie storiche, i cimeli, le pareti con la storia, ma oltre a questo anche tanti contenuti interattivi e digitali. Prima di visitare il Museo consigliamo a tutti di andare sullo store sia di Android che di Apple a scaricare l’App, perché appena arrivate all’interno del Museo, semplicemente cliccando un pulsante, attraverso l’App sarà possibile vedere contenuti in realtà aumentata e contenuti integrati: faccio un esempio, inquadrando alcune immagini all’interno delle pareti, queste fotografie si animeranno e diventeranno filmati.

Quindi il fotogramma della mezza-rovesciata di Wembley si animerà e sarà possibile vedere il filmato di quell’azione. Ma ci sono anche tante altre sorprese. Un’altra chicca che abbiamo voluto inserire all’interno del Museo, e che sta riscuotendo un grandissimo successo nelle persone intorno a chi le prova, e infatti girano i filmati di amici che inquadrano le persone, che mettono il casco della realtà virtuale per provare una esperienza a 360° completamente immersiva. E’ un casco che si mette proprio in testa, davanti agli occhi, che proietta, in questo ambiente virtuale, dove si riesce a rivivere l’evoluzione dello Stadio Tardini, proprio dal punto di vista architettonico, dagli inizi ad oggi; poi permettere di vedere quella che è la nostra storia e infine la grande sorpresa finale, grazie alla quale si può virtualmente passeggiare sul prato del Tardini in compagnia dei grandi campioni del passato. Una novità davvero impattante che sta riscuotendo un grande successo e consigliamo a tutti di provarla.

Il Museo è nato assieme ai tifosi, con la campagna di crowfunding We Are Parma, e con la progettazione, grazie ai collezionisti e alle tante persone che hanno donato o prestato al Museo i propri oggetti. Abbiamo voluto fare un Museo non statico, ma in costante evoluzione, ad esempio ci sono i totem interattivi, dove è possibile vedere i giocatori simbolo della storia del Parma, che possono essere integrati con nuove informazioni. I parmigiani hanno fatto parte della storia della squadra: magari potrebbero esserci figli o parenti di ex giocatori che potrebbero girarci delle foto per creare schede ad hoc all’interno del Museo: quindi chiunque voglia suggerire contenuti da inserire potrà farlo e questo Museo continuerà a vivere e ad aggiornarsi proprio grazie al contributo dei tifosi che possono donare cimeli, maglie, ma anche contenuti, foto o anche semplici suggerimenti che noi poi andremo a sviluppare.

In chiusura del percorso museale c’è un Temporary Museum, un Museo temporaneo, che avrà delle tematiche: adesso è dedicato alla Cavalcata della Serie D, quindi l’anno scorso, quello della Rinascita, ma un domani potrà ospitare nuove mostre temporanee dedicate. I visitatori non solo possono guardarlo, ma sono i veri protagonisti del Museo. Almeno, questo è il nostro augurio e il nostro invito a tutti i tifosi. I ricordi sono diversi e tanti; forse ogni persona, a seconda del proprio passato, del trascorso e dell’età, vede in ogni oggetto un’emozione in più. La più recente, e per questo abbiamo voluto darne importanza all’interno del Museo, è la maglia di Emanuele Calaiò della rovesciata con il Pordenone, inserita a sorpresa all’ultimo momento, che un po’ chiude il cerchio di un percorso iniziato in realtà con una Maglia, che presto tornerà all’interno del Museo, che è davvero storica, una delle divise ufficiali più vecchie d’Italia, appartenuta a Leone Uluhogian, che al momento ha prestato il suo posto alla maglia della rovesciata di Calaiò. Ma, davvero, il Museo sarà sempre in costante cambiamento ed evoluzione: ogni visita è un qualcosa di nuovo”.

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