Relazioni malate: ai domiciliari 36enne di Sissa che picchiava la compagna davanti alla figlia

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Un altro infimo episodio di violenze e persecuzioni verso le donne, questa volta fermato celermente dai Carabinieri e dal Tribunale di Parma.

Una relazione insana sin dall’inizio quella vissuta da una donna parmigiana poco più che 40enne. Da novembre dello scorso anno inizia a frequentare un uomo di 36 anni di origine marocchina, un operaio residente a Sissa-Trecasali noto alle forze dell’ordine per qualche problema di droga.

L’uomo mostra subito una gelosia malata, morbosa, asfissiante: le impedisce di uscire con gli amici, la controlla ossessivamente nei suoi spostamenti, le guarda il telefono e la tempesta di messaggi per sapere dove e con chi si trova. Non risparmia neanche di controllarla sul posto di lavoro dove la attende quasi sempre all’uscita. Anche quando si recano insieme a fare la spesa l’uomo è sospettoso, per ogni persona che saluta chiede chiarimenti e spiegazioni. Già di per sé comportamenti allarmanti ma che non si limitano purtroppo solo a questo. Il 36enne è infatti anche violento: in diverse occasioni l’ha colpita con calci e pugni anche davanti alla figlia minorenne della donna. In un’occasione la 40enne è stata costretta a recarsi all’Ospedale dove ha ricevuto una prognosi di 15 giorni per lesioni.

La donna decide quindi di interrompere la storia ma l’uomo continua a perseguitarla in modo insistente e preoccupante al punto tale da spingerla a chiedere aiuto ai Carabinieri della stazione dell’Oltretorrente. L’uomo è stato nei giorni scorsi tratto in arresto per atti persecutori e il Tribunale di Parma ha emesso l’ordine di custodia cautelare ai domiciliari.

 

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