Una conversazione ancora più schoccante della notizia di per se, già gravissima.
In una scuola media di Parma, classe prima, un ragazzino avrebbe minacciato una professoressa con un coltello davanti ai compagni di classe. Nei giorni in cui si discute di baby gang (LEGGI), e ci si interroga sui perchè dei comportamenti sempre più violenti ed aggressivi dei giovanissimi, ecco deflagrare un altro caso.
Il condizionale è d’obbligo, perchè la denuncia della madre di un compagno di classe, insieme ai commenti, gira sui social network.
Nebulosa la risposta dell’istituto scolastico: “E’ una classe difficile, è vero, qualche episodio spiacevole accade. Ma magari i ragazzini a casa raccontano cose ingigantite” – la risposta lapidaria.
Ma basta lasciar parlare le immagini, per capire che serpeggia in città un disagio profondo, e vi sono grandi gap educativi: se l’invito alla tolleranza, al rispetto, alla “pace” non parte in famiglia, dove lo devono imparare gli uomini di domani?
