Ghiretti scrive all’assessore Rossi: “Riscontro rispetto alle iniziative messe in campo da questa amministrazione sul tema del disagio giovanile”

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Gentile sindaco, gentile giunta, gentili colleghi,
in questi anni in più occasioni mi avete sentito ribadire la necessità di reimpostare la tematica giovanile su basi più solide e concrete: sono stato spesso ignorato e talvolta sbeffeggiato. Il sindaco ricorderà l’aneddoto sui paninari che ci ha gentilmente propinato tempo fa.

Non mi importa, la gente ha osservato e ha saputo giudicare. Nel frattempo i fenomeni di disagio minorile si sono moltiplicati e hanno previsto i gravi fatti di cronaca di cui certamente tutti avrete letto sui quotidiani.
Mi sono preso la briga di andarmi a leggere i documenti relativi ad alcuni progetti come per esempio Teseo, che riguarda il benessere e il disagio a scuola, e mi è stato perfettamente chiaro perché siamo giunti in questa situazione. Una serie di righe di buoni propositi, vaghe e incapaci di definire le linee d’azione da adottare come risposta. Il numero di operatori in classe e per strada sono infinitamente inferiori di numero del necessario e certamente meno visibili nei luoghi del degrado. Le attività in strada organizzate con le società sportive sono ormai pari allo zero, e con esse sono scomparsi anche i momenti di promozione dei valori fondanti dello sport: l’antirazzismo, il coinvolgimento, la voglia di vivere bene.

Sarebbe ora che il mondo adulto la piantasse di dare colpe e pagelline, e mi riferisco in particolar modo al nostro primo cittadino, e cominciasse a stabilire una scala di colpe e omissioni da cui far partire la risposta. Non c’è nulla di male nell’aver sbagliato, ma nel non ammetterlo si sceglie di lasciare quei ragazzi nella difficoltà esistenziale che dimostrano di vivere: a noi adulti la responsabilità di una soluzione”.

Con osservanza,
Roberto Ghiretti
Parma Unita

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