“Spese pazze Emilia”, la Corte dei Conti condanna Villani e Garbi

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Pd, Forza Italia, Lega Nord e grillini: mentre sono ancora in corso i processi penali per le ‘spese pazze’ dei consiglieri regionali, sono arrivate le prime sentenze della Corte dei conti.

Sono stati condannati per danno erariale 26 consiglieri: di varia entità i risarcimenti. Secondo l’accusa, sarebbero responsabili di mala gestio dei soldi pubblici, cioè dei fondi assegnati ai gruppi regionali e di aver messo a rimborso spese illegittime o non giustificate.

Ora gli interessati, naturalmente, potranno fare appello.

I condannati sono i consiglieri della passata legislatura (alcuni sono stati rieletti), e i fatti contestatti vanno dal 2011 al 2012, mentre i capigruppo saranno processati nei prossimi giorni per le spese effettuate in prima persona. Tre capigruppo, però, sono già stati condannati nelle sentenze notificate ieri ai consiglieri: dovranno pagare il 50% delle somme perché colpevoli di omesso controllo.

Tra i consiglieri, condannati per colpa grave e non per dolo (ossia viene condannata la gestione “allegra” dei fondi a disposizione, non un intento criminale), ci sono l’ex capogruppo Pd Marco Monari, i dem Antonio Mumolo, Anna Pariani e Paola Marani, Galeazzo Bignami di Fi, l’ex leghista Manes Bernardini, gli ex 5 Stelle Giovanni Favia e Andrea Defranceschi, entrambi assolti nel penale. Alle cifre contestate va tolto un 15% e poi l’ammontare è diviso per due tra consigliere e capogruppo. Le condanne vanno dai 1.500 euro ai 33mila, come nel caso dell’ex Fi Marco Lombardi.

L’allora capogruppo di Forza Italia, il parmigiano Luigi Villani, dovrà pagare 22.300 euro a metà con il collega consigliere Bignami. l’altro parmigiano coinvolto, Roberto Garbi, Pd, dovrà risarcire 6.300 euro.

 

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