Ha provato a difendersi fino all’ultimo Arianna Rivara, in quell’assalto mortale con cui Paolo Cocconi, il suo ex, l’uomo di cui si fidava e con cui aveva condiviso una lunga parte di vita, l’ha uccisa.
Lo confermano i primi esiti dell”autopsia effettuata sui corpi dei due, rinvenuti in Via Gibertini in una gelida mattina di gennaio: i segni sul collo e sul volto attestano come sia morta strangolata e soffocata, mentre con calci pugni e graffi cercava di divincolarsi.
Lo confermano i graffi sul volto di Paolo Cocconi, che dopo aver ucciso la donna che non lo voleva più nella propria vita, facendolo sprofondare in una profonda depressione, si è ammazzato con un cocktail mortale di psicofarmaci.
Resterebbero da indagare i perché, ammesso ve ne sia anche solo uno accettabile. Forse per quell’anello di Damiani da 20mila euro cui la donna ha detto no, ed è stato trovato in casa, su una mensola, per l’incapacità di accettare la fine di una relazione nata tra gli uffici della Barilla, proseguita tra alti e bassi fino allo scorso luglio, culminata in tragedia in una notte di follia.
LUNEDì I FUNERALI DI ARIANNA – Intanto la Procura ha dato il via libera alla famiglia per l’ultimo saluto ad Arianna Rivara. Alle 14,30 è prevista la partenza dall’Ospedale Maggiore di Parma per la chiesa di Sissa, dove alle 15 sarà celebrato il funerale.
Il corpo sarà cremato e le ceneri deposte nel cimitero di Sissa. Un rosario sarà recitato sempre nella chiesa di Sissa domenica alle 20,30.