Lavoro – Emilia Romagna in controtendenza, gli under 35 si dedicano all’agricoltura

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Nel primo trimestre 2016 sono aumentati del 9,6 per cento i giovani under 35 che in Emilia Romagna hanno scelto di lavorare in agricoltura e di essere imprenditori di se stessi.

È quanto emerge da una analisi dI Coldiretti regionale diffusa in occasione della consegna dei premi di “Oscar Green”, il premio per l’innovazione in agricoltura promosso da Coldiretti Giovani Impresa, arrivato quest’anno alla decima edizione, per premiare le aziende capaci di conquistare il mercato con idee e prodotti innovativi.

Secondo le elaborazioni di Coldiretti Emilia Romagna sulla base dei dati del registro delle imprese di Unioncamere, tra il marzo del 2015 e il marzo 2016 le imprese agricole guidate da giovani con meno di 35 anni sono cresciute nella nostra regione di 178 unità, passando da 1.862 a 2.040. Il dato delle aziende giovani in Emilia Romagna – rileva Coldiretti regionale – è in controtendenza rispetto agli altri settori regionali dove l’imprenditoria giovanile è in leggera flessione (–3,4%) a causa della crisi economica e della stretta creditizia. Tra i motivi del calo – prosegue l’organizzazione dei coltivatori – c’è anche una maggiore occupazione dei giovani nel lavoro dipendente, che riduce la ricerca dell’attività imprenditoriale come auto-impiego.

Fa eccezione – informa l’organizzazione dei coltivatori – il settore agricolo dove una nuova generazione di imprenditori costituisce uno dei principali vettori di crescita del settore agroalimentare regionale, anche grazie ad una attenta acquisizione di processi innovativi come dimostrano le aziende che hanno vinto la decima edizione delle finali regionali di Oscar Green. Tra le aziende premiate si va dalla startup che ha creato un box per portare in Europa le eccellenze enogastronomiche emiliane, all’azienda che ha riattivato un mulino ad acqua del ‘600 per produrre pane da grani antichi; dalla birra ottenuta da soli cereali del territorio locale, all’allevamento che utilizza alimenti per gli animali ottenuti da agricoltura eco-simbiotica; dalle trote allevate in montagna e affumicate con legna di piante del territorio, alla stalla completamente innovativa risorta dopo che una frana aveva distrutto il vecchio allevamento.

“A 15 anni dall’approvazione delle legge di Orientamento per l’agricoltura (la legge 228/2001), fortemente sostenuta da Coldiretti che ha rivoluzionato le campagne – ha detto la delegata regionale di Coldiretti Giovani Impresa, Valentina Bosco – i giovani hanno interpretato in chiave innovativa le opportunità offerte dal mondo rurale e oggi il 70 per cento delle imprese under 35 opera in attività che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche all’agricoltura biologica e alla cura del verde con la sistemazione di parchi, giardini, strade, la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili. Il risultato è che, secondo una indagine della Coldiretti, le aziende agricole dei giovani possiedono una superficie superiore di oltre il 54 per cento alla media, un fatturato più elevato del 75 per cento della media e il 50 per cento di occupati per azienda in più”.

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