Festival Verdi 2017, la rassegna con 5 opere. Guarda lo spot: Perdoni l’anticipo, Maestro

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Il prossimo 28 settembre inizierà la rassegna del Festival Verdi 2017. Ieri, 24 gennaio, il direttore generale del Teatro Regio, Anna Maria Meo, ha annunciato le 5 opere principali della programmazione.

Il sipario si aprirà al Regio con “Jerusalem”, la prima opera di Verdi, scritta nel 1847. Saranno 4 le repliche: 8, il 12 e il 20 ottobre.

“La traviata” andrà in scena al Teatro Verdi di Busseto il 29 settembre a cui seguiranno poi 7 repliche: 3, 4, 9, 11 14, 17 e 18 ottobre.

“Stiffelio” verrà recitato al Teatro Farnese il 30 settembre, il 6, 13 e 21 ottobre.

“Falstaff”, al Teatro Regio, andrà in scena l’1, 5, 15 e 22 ottobre.

“Messa da Requiem” verrà rappresentata al Teatro Regio il 7 e il 19 ottobre.

Sarà un Festival concentrato in meno di un mese ma la programmazione così disposta permetterà ai turisti di poter assistere a più opere diverse anche con una breve permanenza. A fare da corollario alle opere principali una serie di eventi, iniziative, incontri con i cantanti, concerti e mostre per tutta la durata dell’evento.

Qui tutto il calendario: Teatro Regio, Festival Verdi 2017

“Una novità importante – ha sottolineato il direttore Meo – riguarda l’accordo raggiunto con il Teatro Comunale di Bologna, coproduttore di due delle quattro nuove produzioni, La Traviata e Stiffelio, che affiancherà con le proprie masse artistiche i naturali e solidi partner del Festival Verdi, ovvero la Filarmonica Arturo Toscanini e il Coro del Teatro Regio di Parma”.

“Around Verdi quest’anno – ha aggiunto la consulente per lo Sviluppo e per i Progetti speciali Minghetti – vedrà La Traviata con Lella Costa e un progetto curato da Lenz Fondazione che coinvolgerà il Ponte Nord. Inoltre ospiteremo il Convegno internazionale promosso da Opera Europa, che porterà a Parma 170 rappresentanti di teatri e festival musicali di 43 diversi paesi”.

“Riuscire a presentare il Festival con queste tempistiche e con questo anticipo – ha detto l’assessore alla Cultura Laura Maria Ferraris – è frutto di un grande sforzo e di un articolato lavoro di programmazione. Negli anni passati il territorio ha risposto molto bene, stringendo attorno a questo Festival tante realtà, non solo istituzionali, ma associative e musicali. Questo Festival guarda anche alle nuove generazioni, intercettando, senza togliere nulla alla sua tradizione, dei linguaggi più consueti e accessibili per un pubblico giovane”.

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