Gaione, “emergenza freddo” per famiglie in difficoltà. A Lesignano proteste dei cittadini: basta immigrati

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di AriBe

Una delibera denominata “Emergenza freddo”, una misura straordinaria del Comune di Parma e dell’assessorato al sociale per aiutare le famiglie in difficoltà. Una misura che vede ospitare alcune famiglie e persone in difficoltà nella struttura di Parmainfrastrutture a Gaione.

E mentre il comune di Parma spiega forze nuove per aiutare i bisognosi, a Santa Maria del Piano si accendono le proteste perché 3 richiedenti asilo verranno ospitati in un appartamento di proprietà della Parrocchia in via Azzolini. I residenti si oppongono vivamente a questa decisione e hanno raccolto le firme consegnate poi al sindaco di Lesignano e al parroco.

EMERGENZA FREDDO- “L’Amministrazione Comunale ha attivato nel tempo diverse iniziative volte a contenere e fronteggiare il disagio abitativo derivante dalla perdita dell’alloggio da parte di numerose famiglie – si legge nella delibera di giunta –  (119 posti dormitorio –Comune +Caritas-, 20 monolocali progetto Nomas, 110 alloggi in emergenza, assegnazioni in deroga ERP/ERS di 45 alloggi all’anno, contributi economici per circa 500.000 euro annui per sostegno alloggiativo, ecc). Nonostante l’impegno è evidente che tale obiettivo non è interamente raggiungibile con le sole forze del Comune, e che è dunque necessario avviare sinergie e collaborazioni con Istituzioni e forze sociali operanti sul territorio per trovare risposte adeguate all’emergenza abitativa, e mettere in campo un’ampia gamma di azioni”.

Dal mese di novembre si sono eseguiti nuovi sfratti rendendo la situazione ancora più critica in quanto l’amministrazione ha “tutte le risorse attivate occupate e permangono alcuni nuclei famigliari (anche con bambini piccoli) residenti a Parma senza riparo e/o soluzione abitativa in un periodo dell’anno in cui le condizioni atmosferiche e il freddo andranno peggiorando”.

L’obiettivo del progetto “Emergenza freddo” è quello di permettere alle famiglie in difficoltà di restare uniti sotto le feste, non disgregarsi come nucleo famigliare come avverrebbe inevitabilmente nei dormitori e cercare di frenare il fenomeno dell’occupazione abusiva indirizzando invece queste persone a un “reinserimento accompagnato”.

La struttura in via Fontanini a Gaione, di proprietà di ParmaInfrastrutture e messa a disposizione è costituita da 6 camere da letto, 4 bagni, una cucina comune e uno spazio diurno e soggiorno molto ampio ed in condivisione, oltre ad uno spazio esterno. I nuclei famigliari che hanno usufruito sono stati segnalati alla struttura operativa Fragilità e formalizzate da Dispositivo Dirigenziale. A disposizione della struttura un operatore part time che coordina e alcuni volontari. Il Consorzio di Solidarietà Sociale, l’unico che si è presentato al Comune per il progetto, è tenuto a farsi carico delle spese utenze e di manutenzione ordinaria, spese che verranno poi rimborsate dal Comune di Parma.

“Poiché non verrà richiesto un canone per l’affitto,- si legge sempre nella delibera- verrà invece concordato con la singola persona/nucleo l’accantonamento di una cifra mensile finalizzata alla costituzione di un fondo personale utile per passare a situazioni di autonomia”.

Il progetto di accoglienza, ha una durata temporale limitata di massimo sei mesi legata al superamento delle situazioni emergenziali contingenti al periodo invernale per un costo massimo di 30.000 euro.

 

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