“Gabriela? Dolce e fragile. Chi l’ha ammazzata deve pagare”. Parla l’amica della donna uccisa a San Prospero

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Sono passati otto giorni dal ritrovamento dei corpi di Luca Manici, per tutti “la Kelly” e Gabriela Andrea Altamirano in quel casolare di San Prospero che ora tutti immaginano non più come “Angelica Vip Club” ma come “casa degli orrori”.

RIPERCORRI LA VICENDARIPERCORRI LE INDAGINI

Sono stati giorni di indagini, silenzi, grandi interrogatori a Samuele Turco, ex fidanzato di Gabriela Altamirano – uomo ambiguo e geloso, attualmente piantonato al Diagnosi e Cura dell’Ospedale dove è finito in seguito ad alcuni persistenti malesseri, primo a segnalare la scomparsa della donna e trovarne il cadavere – e a un 20enne di Sant’Ilario, amico di Manici.

Giorni di via vai in questura di amici, conoscenti, clienti del locale.

Sono stati i giorni in cui i primi esiti dell’autopsia hanno detto che Manici è stato accoltellato, Gabriela anche, ma pure strozzata con un laccetto, colpita con una violenza inedita che lascia pensare a un raptus rabbioso.

Era in Italia da anni, Gabriela, madre di due figlie, dipendente dell’alimentare Amoretti dal 2004: viveva a Salso ma nel quartiere, riservata e schiva, in pochi l’hanno capita e conosciuta.

Ci sono le figlie, il fidanzato Samuele dal 2011, un rapporto cordiale con l’ex marito e qualche amica. Una di loro, sudamericana, accetta di raccontare Gabriela. Pretende un rigoroso anonimato “ho famiglia, ho paura di ritorsioni, per me Gabri era una sorella”.

Di chi ha paura?

“Non so. Lei aveva paura di Samuele, aveva chiamato il 112 più volte. Lui era ossessivo, ossessionato. Lei non lo voleva più, l’aveva tradita, era andata una donna a raccontarle di aver avuto una relazione con lui. Ed era geloso, troppo. Impazziva”.

Sapeva che erano state inviate foto “intime” di Gabriela?

“Le ho ricevute. Pensavo fosse impazzita, poi mi ha spiegato. Lei lo aveva lasciato, lui era troppo…troppo…come è che dite voi? Appiccicato”.

E che frequentava la Kelly, circoli ambigui, lo sapeva?

“Non era da lei. Era stata un’idea di lui, lei era una persona buona, a modo. E voleva bene alla Kelly, diceva che si sentiva capita. Parlavano tanto.  Era una persona sola, fragile. Ma non era cattiva. E non era una..come dite voi? “Perra” (traduzione, il termine volgare di prostituta, nda). Non la è mai stata. Era sola. In difficoltà, ma era buona. Solare. Bella”.

Cosa faceva all’angelica Vip Club?

“Non lo so, lei diceva che chiacchierava, stava in compagnia. Credo si fosse infatuata della personalità forte e fragile di Manici. Cercava amicizia, non sesso”.

Qualcuno ha detto che faceva l’entrenoise.

“Lo escludo”.

Cosa diceva di Turco?

“Era un rapporto complicato. Tira e molla. Difficile. Problemi di soldi, discussioni. Non c’era serenità. Ma non riusciva a lasciarla andare, lui”.

Cosa le manca della sua amica?

“Il sorriso e la verità”.

Quale verità?

“Sapere chi me l’ha portata via”.

Si è fatta un’idea?

“Mi dica lei. Lei si è fatta un’idea? Dove guarda Dio quando succedono queste cose? Io ho paura, ma un’idea ce l’ho. Mi dica lei la sua”.

Secondo lei la vittima designata era Gabriela? 

“Secondo lei? Io non parlo di questo”.

Risponde il silenzio. Assordante. Di una settimana fatta di indagini pressanti, silenzi, interrogatori. Telefonate a vuoto. Vite spezzate. Sigilli intorno ad un casale diventato, all’improvviso, da Paradiso a casa dell’orrore. L’odore della morte. Le indagini.

La consapevolezza. “Aveva due figlie. Come pensa vivano tutto questo? Leggere che la madre era una poco di buono, l’amica di un trans, una pervertita? Lo scriva. Era una persona buona e dolce. Che dalla vita ha avuto solo male”.

Si chiude la porte alle spalle. Via da una conversazione che fa male. Da una vita che non torna, ed ancora, si cercano i perché.

 

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