Lavoratori del Regio: i sindacati chiedono risposte alla Fondazione e al Comune

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Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil di Parma, e le Rsa, insieme all’assemblea dei lavoratori della Fondazione Teatro Regio di Parma, pur riconoscendo gli apprezzabili risultati in termini di aumento delle produzioni e attività, di riscontro positivo da parte del pubblico, sono costretti ad evidenziare la non più sostenibile gestione delle relazioni sindacali presso la Fondazione e gli innumerevoli problemi ancora irrisolti. Problemi che coinvolgono chi maggiormente contribuisce ai successi del Teatro Regio: i lavoratori. Problemi che meriterebbero la giusta attenzione da parte della dirigenza e del principale socio della Fondazione, il Comune.

“E’ ormai un anno che non si riescono ad ottenere risposte e soprattutto ad affrontare compiutamente le problematiche evidenziate durante gli incontri sindacali o tramite le innumerevoli mail e pec inoltrate al Direttore Generale Anna Maria Meo e da ultimo anche al Sindaco Federico Pizzarotti in qualità di Presidente con delega al personale” – afferma Mattia Abati, Segretario Fistel Cisl.

È inaccettabile l’insofferenza della Direzione ad un confronto corretto con le rappresentanze dei lavoratori, confronto che, quando si verifica, si riduce ad una scarna comunicazione di decisioni già assunte, a comportamenti dilatori e a declinazioni di responsabilità da parte degli interlocutori aziendali in un balletto di rinvii di competenze tra Direttore Generale, Direzione del Personale, Consiglio di Amministrazione e Presidente della Fondazione. “Tutto ciò è ancora più grave – sostiene Davide Fellini, Segretario Generale Slc Cgil – se si considera che la Fondazione continua ad agire unilateralmente disattendendo palesemente agli impegni e obblighi previsti dalla contrattazione aziendale e nazionale”.

Più volte è stato chiesto di calendarizzare incontri, di essere ascoltati, senza ricevere alcuna risposta, nemmeno dal Sindaco. “C’era l’urgente necessità di affrontare questioni legate agli aspetti occupazionali, a partire da una verifica della struttura organizzativa e pianta organica in funzione delle prospettive ed esigenze produttive e strategiche della Fondazione – chiarisce Davide Mori, Segretario Uilcom Uil – per avviare il confronto di merito previsto dalla contrattazione aziendale sulla stabilizzazione dei lavoratori precari storici, invece la Fondazione si è limitata ad inviare una mail con i nominativi di alcuni lavoratori senza nemmeno specificarne le mansioni, ignorando totalmente quanto previsto da un accordo del 17/12/2014 alla cui stesura partecipò anche il sindaco.”

Ben vengano le assunzioni, ma occorre chiarire dove si vuole portare il Teatro Regio (istituzione fondamentale per l’immagine e l’economia della città) quali prospettive vi siano per i “lavoratori tutti” che hanno contribuito a tenerne alto il prestigio ed a garantirne il risanamento anche con sacrifici economici frutto di accordi e di mancati rinnovi della contrattazione aziendale e nazionale.

Ora la misura è colma. Non si può più rinviare il confronto su organizzazione del lavoro, rispetto degli orari, carichi di lavoro, verifica ed adeguamento dei livelli di inquadramento, premio integrativo di produttività e sulla formazione, fondamentale per garantire la salvaguardia dell’occupazione, professionalità, qualità, periodi di lavoro, rispetto degli accordi sulle assunzioni degli stagionali. Al contempo Rsa e Organizzazioni Sindacali si sono sempre dichiarate disponibili ad affrontare nel merito la revisione di alcuni istituti contrattuali richiesta dalla Fondazione, ma, fino ad oggi, è stato tutto inutile. Probabilmente, per la dirigenza è più facile procedere con colpi di mano, azioni ed interpretazioni delle norme unilaterali.

Le lavoratrici e i lavoratori del Teatro Regio, insieme alle loro rappresentanze sindacali, non sono più disposti ad attendere oltre. Ragione per cui, insieme alla proclamazione dello stato di agitazione preannunciano iniziative di mobilitazione, senza escludere lo sciopero, nei giorni precedenti ed in concomitanza con la prima della stagione lirica 2017, che si terrà il 12 gennaio, se non arriveranno risposte e fatti concreti.

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