San Prospero, duplice omicidio in un circolo privato – Il trans “Kelly” tra le vittime – FOTO – VIDEO

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Una luminaria beffarda recita “Open”, la si vede dalla strada, dove Via Angelica, con uno sbilenco e raffazzonato civico 25 fuori,  incrocia Strada del Traglione, la via maledetta dove venne trovato il cadavere del piccolo Tommy, e poco distante dal cippo che lo ricorda, quello di un trans.

Omicidi più o meno risolti, cui dalla serata di martedì se ne aggiunge, un altro, duplice, figlio degli squallori border line del mondo della notte e della perversione.

kellygabriela-altamiranoQuesta volta le vittime sono due, una, conosciutissima in città: il trans Kelly, al secolo Luca Manici, 47 anni.  L’altra vittima, Gabriela Andrea Altamirano, 45 anni, origini argentine, residente a Salsomaggiore.

La Altamirano, madre di due figli, era dipendente di un’azienda alimentare di giorno, entrenoise e barista nel Club, ma soprattutto amica fidatissima di Manici, la notte.

Luca Manici sarebbe stato ucciso con diversi colpi di coltello mentre per Gabriela, che comunque è stata anche accoltellata, sarebbe stato fatale lo strangolamento.

Il luogo della tragedia, un casolare tra il ristrutturato e il decadente, di campagna, sotto il demanio di San Prospero, conosciuto come ex locale di scambisti, ora sede dell’Angelica Vip Club, circolo privato della “Kelly”, appunto.

Il sito web del circolo lascia pochi dubbi su quali fossero la natura degli appuntamenti, sbandierati al popolo del web e della trasgressione: “Topless Bar”, “Party Panna e Capezzoli”, Massaggi sexy, Modelle e attrici porno per chi volesse improvvisarsi regista.

Una sorta di mondo parallelo, ignorato dalla Parma che non ama vedere ciò che non le aggrada, o forse semplicemente sconosciuto ai “comuni, noiosi” mortali che non cercano quel tipo di piacere.

Di tanto sfarzosa e chiassosa trasgressione, che secondo amici stretti Manici voleva archiviare insieme agli abiti “da Kelly”, trasformando il night in un ristorante, restano una gigantesca “A” sotto il portico e i due cadaveri forse li da alcuni giorni, da Natale o Santo Stefano, ritrovati a seguito di una segnalazione da parte di un conoscente della Kelly.  Preoccupato di non averne più notizie dall’alba di Natale, ha prima provato a suonare il citofono, notando comunque la macchina di Manici al solito posto, poi ha chiamato la Questura, spingendo una volante ad un controllo. E all’agghiacciante scoperta.

Sono ora in corso le indagini da parte della Squadra Mobile, avvallate dalla scientifica che ha passato al setaccio il giardinetto, la piscina, le recinzioni e la campagna circostante in cerca di prove, forse, dell’arma del delitto: indagini coordinate dal pm Emanuela Podda, complicate da un mondo di sesso libero, tracce di umanità svariata, silenzi, amicizie più forti della legge.

Ed è troppo presto per avere risposte, anche se vi sono pochi dubbi su quale sia il mondo ove cercarle.

 

 

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