“Torno subito”: lezioni di nuoto e ballo in orario d’ufficio. Nei guai 4 dipendenti dell’Università

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Timbravano, poi andavano a nuotare, a lezione di ballo, al Bar. Oltre 100 “assenze retribuite”: denunciati quattro dipendenti dell’Università di Parma.

La Guardia di Finanza di Parma ha denunciato alla Procura della Repubblica quattro dipendenti della facoltà di Medicina e Chirurgia della locale Università, con mansioni di collaboratori amministrativi e tecnici di laboratorio.

I Finanzieri, nel corso di numerosi mesi di pedinamenti ed appostamenti, hanno rilevato che i quattro, durante l’orario d’ufficio, si allontanavano frequentemente dal luogo di lavoro senza autorizzazione né registrazione dell’uscita.

È emerso che uno degli indagati si recava quotidianamente presso un noto centro sportivo di Parma, per seguire dei corsi di nuoto.
Un altro era solito frequentare assiduamente lezioni di ballo, corsi in palestra e di equitazione oppure, dopo lunghe passeggiate, era uso recarsi in alcuni negozi di abbigliamento o presso supermercati e centri commerciali per fare la spesa.

Innumerevoli, poi, le visite a parenti ed amici.

La meticolosa attività di indagine ha consentito di ricostruire – nel complesso – più di 100 uscite indebite, corrispondenti a oltre 200 ore di assenze dal servizio ingiustificate, con un conseguente danno per l’Amministrazione pubblica di migliaia di euro.
Il reato ipotizzato è quello di truffa.

Per uno dei dipendenti pubblici “infedeli” indagati il Tribunale di Parma ha già disposto l’immediata applicazione, per due mesi, della misura interdittiva della sospensione dai Pubblici Uffici.

IL COMMENTO DELL’ATENEO – “In relazione alle notizie diffuse oggi dalla stampa circa la denuncia alla Procura della Repubblica, da parte della Guardia di Finanza, di quattro dipendenti dell’Università di Parma in servizio a Medicina, l’Ateneo esprime piena fiducia nell’operato delle Forze dell’ordine che stanno compiendo le indagini, e ribadisce il valore della legalità nello svolgimento delle mansioni da parte dei dipendenti della Pubblica amministrazione.
L’Ateneo sottolinea inoltre di avere già dato inizio a tutte le procedure di propria competenza per l’avvio dei procedimenti connessi alle suddette denunce”.

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