Primarie PD: una gara a 5. Si candidata anche Gentian Alimadhi

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Le primarie del centro sinistra prendono forma. La scadenza per la pre-candidatura è stata oggi, 22 dicembre.

Il primo a farsi avanti, lo scorso 17 novembre, ancor prima del risultato del referendum costituzionale che tanto aveva fatto discutere il PD, è stato l’ingegnere ed ex presidente dell’associazione Il Borgo, Paolo Scarpa. Il primo nome quindi quello di un civico, ex Margherita.

Il secondo nome è Nicola Dall’Olio che aveva già dichiarato la sua intenzione a ripresentarsi. E’ la seconda volta infatti che il capogruppo in consiglio comunale del PD affronta le primarie cittadine dopo che nel 2012 perse contro Bernazzoli. Il 21 dicembre, presso la Corale Verdi, la presentazione ufficiale dove ha presentato il suo bilancio sui 5 anni passati con l’amministrazione Pizzarotti e la sua proposta per la futura Parma.

primarie pd parmaStamattina anche l’architetto Dario Costi ha ufficializzato la sua entrata in gara davanti al Petitot. Costi è coordinatore di Parma città futura, professore per l’Università di Parma e presidente di Parma Urban Center. Ed è proprio dell’organizzazione di cui è presidente il progetto di riqualificazione del Casino Petitot e prevede la realizzazione di un anello verde di 15-20 metri intorno alla città con il recupero delle vecchie mura. Un progetto che non è solo sostituzione di cemento ma anche riscoperta della storia e dell’identità della città.

Nella sede del PD di via Treves sono nati poi altri due nomi, uno è quello di Francesco Samuele che si è presentato oggi davanti all’Ospedale Vecchio. Samuele è già esponente di Rifondazione Comunista e Sinistra Italiana e rappresenta l’ala più estrema della sinistra locale.

La comunità straniera del centro sinistra ha poi scelto il nome di Gentian Alimadhi, l'”avvocato degli immigrati”. Col suo studio legale in via Farini ha difeso gli immigrati anche pro bonus. Ha 43 anni, una moglie e due figli. Arrivato dall’Albania appena ventenne, nel ’93, in Italia. Col fratello hanno vissuto da clandestini per tre anni. Poi la sanatoria del ’95 gli permette di accedere all’Università dove frequenta Giurisprudenza mentre continua a lavorare per un’azienda di Torrile. Ed è su quei banchi universitari che incontra la moglie, anche lei albanese e sorella del consigliere aggiunto in Comune Marion Gajda. Dopo la laurea decide di specializzarsi in diritto dell’immigrazione grazie al praticantato in uno studio legale. Alimadhi fa parte dell’associazione albanese di Parma, Scanderbeg.

Il prossimo 10 gennaio i candidati dovranno aver raccolto almeno 500 firme per rendere definitiva la candidatura e il 19 febbraio si andrà finalmente al voto. Dalle urne della sinistra uscirà il nome di chi concorrerà a sindaco contro Luigi Alfieri con il suo movimento spontaneo nato da Parma non ha Paura, Federico Pizzarotti con il gruppo Effetto Parma (se deciderà di ricandidarsi), qualcuno di ancora indefinito per la destra ed Emanuele Bacchieri per Casapound.

 

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