Calci, pugni alla moglie e ai bambini per anni: condannato a 3 anni

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Giudicata nel Tribunale di Parma l’ennesima infima violenza su donne e bambini. Un 39enne di origine marocchina è stato condannato a 3 anni di reclusione a seguito di anni di comportamenti violenti.

L’uomo ha numerosi precedenti per spaccio, furti e rapine che lo portano negli anni in carcere e ai domiciliari. La moglie e i tre figli sopravvivono grazie al lavoro da operaio di lei. Trasferitisi in Italia nel 2001 passano anni a Reggio Emilia poi, nel 2008, l’arrivo a Parma. Qui il comportamento aggressivo dell’uomo peggiora e diventa quotidianamente violento soprattutto con la donna. La prendeva a calci e pugni. La donna ha dichiarato che in quel periodo aveva sempre gli occhi neri tanto da spingere i colleghi di lavoro a supplicarla di denunciarlo. Ma lei aveva paura, paura che la rabbia sarebbe sfociata in un omicidio.

La situazione diventa però insostenibile anche per lei quando l’uomo comincia a sfogarsi anche sui figli piccoli. Il più piccolo aveva solo 1 anno, il più grande 10. A quel punto la donna si rivolge ai servizi sociali. All’arrivo un’assistente la trova col volto massacrato e il naso fratturato. Madre e figli vengono trasferiti d’urgenza in una struttura protetta.

Ma l’uomo scopre dove si sono rifugiati e li continua a perseguitare. Nel 2011 per tutelare le vittime dell’uomo violento i 4 vengono trasferiti in una località segreta.

Oggi, grazie al giudice Nigro, quella che si spera essere la parola fine a una storia drammatica che lascerà tuttavia cicatrici dolorose.

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