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Inchiesta – L’amore ha un prezzo? Eh sì, (a volte) pure alto… Come funzionano le agenzie matrimoniali


(di Francesca Devincenzi)

Quanto costa l’amore, o forse solo…sognarlo? Può costare anche 5.800 euro se tenti la strada di un’agenzia matrimoniale. Certo, sono sempre meno di quelli di un divorzio oneroso o di mantenere una badante ma…

Abbiamo tentato la sorte fingendoci clienti. Centro città, studiolo lussuoso e un pò kitch con vista…fiume. Piano alto, grandi vetrate che rendono la ricerca dell’anima gemella imbarazzante: gli occhi della “tutor” piantati addosso fanno il resto.

Collana di perle, tacco da anzianotta e tailleur fanno il resto: mi presento come avvocatessa piacentina in trasferta, divorziata, no prole, no tempo per cercare un fidanzato. Ma tanti tanti interessi: circolo di lettura, palestra, balli latini, sci.

Insomma, una donna a tutto tondo. Come possono non avere in database l’uomo per me?

Passano circa 45 minuti: 15 di attesa, 30 per compilare un modulo in cui, nemmeno con troppa discrezione, vengono chieste eventuali malattie gravi attuali o passate, e, ancora meno velatamente, retribuzione, proprietà immobiliari, redditi aggiuntivi…

Poi inizia il colloquio… Che uomo cerca? “Brutto sporco e cattivo, povero e pregiudicato” vorrei dirle. Poi no, rispondo, educatamente. “Un professionista affermato, serio…insomma, l’ovvietà”.

Eeee figurati, ne ha almeno 5/6 per me. Non posso vedere la foto: solo visi ombrati, di schiena, da lontano. Insomma, non vedo ‘na ceppa. Ok, mi interessa. “Come procediamo?”.

“Ecco il modulo di adesione,  me lo firmi qui e indichi come paga…sono almeno 2000 di acconto. Ma lei capirà bene che i profili come quelli che cerca lei pagano tutto in anticipo”. Eeeeccapirai, oltre che fessi, pure ricchi sono.

Vuole farmi una foto per la scheda, mi dichiaro timida. Allunga il modulo da firmare, al mio tentennamento mi incoraggia. Dico “scusi, ci penso un attimo”. Se firmo mi mette in contatto, dice la segretaria . Non è dato sapere in che modo, telefono, mail, piccione viaggiatore, ci offre una cena coi soldi spillati? Ci invita in ufficio per un caffè?

Si ritrae, cupa, vedendo il mio tentennamento. Sulla porta vorrei sussurrarle che manco morta, pagherei per trovare un uomo. Taccio e mi infilo nell’ascensore. Respiro. Tolgo la collana horribilis.

Esco senza farmi vedere, si sa mai. Sarei stata curiosa di vedere se ha davvero, in datebase, il potenziale uomo dei miei sogni. Ma sono abbastanza convinta del contrario. Una cosa, però, la so. Ora so che l’amore costa e ne ho pure le prove.

STORIA DIVERSA AL MEETING CENTER DI VIA VERDI- (Arianna Belloli)

Trent’anni di esperienza alle spalle, 3 filiari da gestire tra Parma, Reggio e Modena. Nadia Monica gestisce con successo questa agenzia di incontri per single .

Un lavoro che l’ha fatta innamorare decidendo così di lasciare nel cassetto la sua laurea in medicina e indossare i panni di angelo dell’amore che invece di scoccare le frecce scambia numeri di telefono.

“Mettiamo in contatto le persone. – spiega Nadia, orgogliosa della sua professione – Le persone vengono qua con un’idea in testa. Una donna o un uomo dei sogni. Noi cerchiamo di far incontrare il sogno alla realtà. Se le aspettative sono irrealistiche glielo diciamo. Bisogna stare coi piedi per terra e non dare false promesse. Il nostro servizio consiste principalmente nella selezione. Facciamo da filtro così che non siano realmente degli appuntamenti al buio”.

Con poca spesa, dai 100 ai 200 euro al mese, il servizio: “Creiamo un profilo del cliente – spiega Nadia – inseriamo età, professione, situazione famigliare (non accettiamo sposati però eh! Ci vuole anche etica) interessi, livello culturale… Poi si cerca qualche profilo che corrisponda al suo ideale. Contatto l’altra parte descrivendogli il cliente e se questa dice sì, scambio i numeri di telefono. Sono poi loro che decidono dove, quando e come incontrarsi”. La privacy e la professionalità prima di tutto. Una stanza intima accoglie i clienti, nessuna foto segnaletica, nessuna domanda imbarazzante. Si chiede la carta d’identità solo per accertarsi che non si tratti di un truffatore.

Da lei vanno persone di tutte le età, dai giovanissimi agli anziani, tutti con un obiettivo in comune: trovare l’amore, o meglio, trovare la persona giusta. “Da me sono arrivati anche dei 18enni, sia maschi che femmine“, può stupire la giovane età ma “sono ragazzi che cercano una storia seria, con cui condividere un futuro, avere un matrimonio e dei figli”. Il cliente più anziano? “Un signore molto distinto, un professionista dalla grande cultura di 92 anni, vedovo e in cerca di un nuovo amore”. E ha trovato? “Gli ho presentato qualche persona e non si è fatto più sentire. Deduco di sì” confessa Nadia con un sorriso compiaciuto.

Nell’immaginario collettivo chi si rivolge alle agenzie è un po’ disperato, magari anche di non bella presenza. “Falso, arrivano persone sempre molto curate. Che ci tengono al loro aspetto e alla loro immagine. Si curano appunto perché hanno il desiderio di incontrare veramente qualcuno”. “Molti uomini vengono qui e confessano di non capire perché una donna dovrebbe rivolgersi ad una agenzia come la mia – commenta la titolare – Le donne hanno le stesse difficoltà a trovare persone serie e motivate per una relazione. Non è facile per una ragazza uscire da sola e conoscere gente interessante nei soliti posti frequentati”.

Il tasso di successo? “Non faccio statistiche ma nella maggior parte dei casi c’è un lieto fine. Molti miei clienti si sono sposati, hanno figli e sono felici. Un esempio è la mia migliore amica che ho conosciuto, tra l’altro, perché era mia cliente. Il rapporto che sviluppo poi con le persone che vengono qua diventa anche molto confidenziale e conviviale. E’ un aspetto importante del mio lavoro”.

Oggi spopolano sul web moltissimi siti d’incontro che, gratis, prendono il posto delle agenzie ma il Meeting Center non sembra subire il contraccolpo: “Su internet, questi siti sono come un giochino. Un giochino divertente a cui però bisogna star attenti a non farsi male”. Il fenomeno del “catfishing” colpisce anche in Italia. “Un mio cliente una volta mi ha raccontato che in uno di questi portali ha conosciuto una donna. Quando si sono incontrati ha però scoperto che purtroppo era un uomo. Il fatto grave non è che fosse un uomo ma che abbia fatto sentire questa persona presa in giro”.

In questi anni è stato il boom delle agenzie matrimoniali in franchising ma queste aprono e chiudono in poco tempo: “Non è un lavoro facile, per questo bisogna rivolgersi ad agenzie solide con anni di esperienza”.

Rivolgersi ad una agenzia d’incontri allora, forse, non è così imbarazzante come si può pensare. Basta scegliere quella professionale, che espone per legge licenza e tariffario, che non prometta mari e monti per scucirti solo i soldi e chissà…forse si può trovare l’happy ending.