PD, domani si decide per le primarie. Lavagetto: “Confronto, verso una nuova stagione”

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“Rispettare le promesse è una gran bella cosa.

Domani alle ore 17.30 all’Arci Zerbini, nel cuore dell’Oltretorrente, si riunirà l’Assemblea cittadina del Pd per indicare tempi e regole chiare delle primarie e delle candidature” – con queste parole Lorenzo Lavagetto, segretario cittadino, annuncia le primarie del PD.

L’Assemblea sarà visibile in streaming.

Un’annuncio semplice, lineare, come nel suo stile. Scevro da ogni strascico polemico, con un messaggio di solidarietà che sadi invito ad una campagna elettorale  pulita e senza personalismi, fatta di idee e non di polemiche, al sindaco di Parma, vittima, a proprio dire, di minacce alla propria famiglia.

“Sono contento – continua –  perché per mesi ho chiesto pubblicamente una cosa semplice, facciamo pure due.

1. Che la sfida di Parma 2017 sia giocata a viso aperto, emozionando Parma e pensando alla Città, non alle bandierine di partito da piantare in Comune.

2. E che quella sfida sia giocata nell’unico modo capace di emozionare e far partecipare: con primarie apertissime e vere, con un percorso e scadenze decise prima del referendum.
Prima del referendum perché il 4 dicembre in un modo o nell’altro potrebbe cambiare l’Italia, e a me preme di spiegare ai miei concittadini e alle mie concittadine che è cambiato questo Pd, che noi ci saremo non per costruire una carriera ma per portare il Comune di Parma e i suoi servizi nei 10 quartieri della Città.

Qualcuno li ha definiti pensierini, qualcuno ci ha visto il tentativo di bloccare delle candidature, qualcuno mi ha definito “pazzo”, qualcuno ha scritto che non stavo condividendo il mio percorso.
Io so solo che dopo 20 anni di sconfitte non mi sono candidato a fare il segretario del mio partito per ripetere gli stessi errori. E a chi mi ha chiesto di ripensarci ho sempre ricordato che il mio mandato era a disposizione (la lettera in bianco e già pronta). E questo perché non ci sarà mai nessuna decisione o benedizione dall’alto più forte della voce dei cittadini di Parma.

L’Assemblea di domenica sarà il megafono di questa voce, che ogni giorno cresce sempre di più. Ci sono le posizioni di Massimo Rutigliano e Nicola Dall’Olio, chiari nei loro ragionamenti. C’è il tifo di chi sostiene la necessità di candidature di peso tra i parlamentari del nostro territorio. E c’è la posizione che ho letto con grande interesse e rispetto di Giorgio Pagliari, che non ha affatto rinunciato all’opzione di candidarsi. Un’opzione di valore che darebbe valore alle primarie, come ha detto l’altro ieri Gianpaolo Serpagli.

C’è la passione dei 160 firmatari del manifesto rivolto a chi crede nel cambiamento, che sono stato onorato di andare ad ascoltare, così come è stato un piacere dialogare in pubblico con Roberto Ghiretti, Manuel Magnani e Francesco Castria la scorsa estate a Traversetolo, di ascoltare le proposte di Possibile, di Sel e sinistra italiana insieme agli amici Federica Barbacini e Francesco Samuele e di tanti altri ancora.

Confrontarsi, parlare, studiare, sapendo che una stagione di Parma è finita e deve iniziarne una nuova, con compagni di viaggio cui non dovremo chiedere le analisi del sangue ma solo tanta, tanta voglia di riaccendere Parma.

In streaming? La cosa era nata quasi per scherzo ma poi l’abbiamo letta sui giornali in queste ore e abbiamo detto: perché no. E’ bellissimo che tutta la Città possa ascoltare le varie proposte e le motivazioni connesse. Qualcuno mi ha già detto che è meglio non farlo, ma se le nostre discussioni sono on line a livello nazionale, possiamo essere altrettanto trasparenti anche qui. Domenica sarà il giorno di una svolta possibile e trovo emozionante poterne parlare davanti a tutta la Città. O no? Comunque chi vorrà intervenire in modo tradizionale per motivi di privacy ce lo farà sapere e non verrà ripreso.

Ps: vorrei dire al Sindaco Pizzarotti che se qualcuno lo sta minacciando nella sua privacy o in quella della sua famiglia ha tutta la mia solidarietà. Non apprezzo come ha governato Parma, ma so che senza solidarietà tra le persone, la politica vale meno di nulla. Quindi suggerisco al Sindaco di andare a denunciare quello che sa (ammesso che non l’abbia già fatto), perché fa male alla Città leggere che il Primo Cittadino sta pensando di non candidarsi per non incappare nella macchina del fango”.

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