Una mezz’ora di follia al Campus: arrestato tunisino che cerca anche di corrompere Carabiniere

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Attimi di follia tra i corridoi della facoltà di Ingegneria del Campus universitario nella mattina del 24 novembre. Un 30enne di origini tunisine è riuscito a infrangere 5 reati in una sola mezz’ora. Per “acciuffarlo” anche l’inseguimento con colluttazione con Carabinieri e guardia di sorveglianza.

Verso le 8:30 di giovedì l’uomo si è introdotto nel plesso universitario e ha tentato di rubare il telefono cellulare dalla tasca posteriore dei pantaloni di una studentessa. La ragazza si è subito accorta del tentato furto ed ha avvisato la guardia dell’Ivri. Il 30 enne ha così iniziato la sua fuga tra i corridoi. Sul suo percorso altre due studentesse che ha molestato con palpeggiamenti.

Sul posto interviene prontamente una pattuglia dei Carabinieri che insieme all’addetto alla sicurezza hanno individuato l’uomo che stava scappando, ormai prossimo ai cancelli del Campus. All’intimazione di fermarsi il tunisino ha iniziato a correre attraverso i campi in direzione via Langhirano. L’inseguimento è degenerato in una colluttazione dove uno dei militari ha riportato una lesione al polso per 7 giorni di prognosi.

Dalla perquisizione è stato ritrovato in possesso anche di un grammo di hashish. Una volta condotto sull’auto dei Carabinieri per essere portato in caserma la brillante idea. Cercare di corrompere il militare a rilasciarlo per…50 euro.

L’uomo quindi, in una sola mezz’ora, dalle 8:30 alle 9, è riuscito a collezionare le imputazioni di tentato furto, violenza sessuale, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e tentata corruzione. Per il 30enne tunisino senza fissa dimora e con precedenti per reati contro il patrimonio, il viaggio diretto verso il carcere di via Burla.

 

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