Centotre ovuli di cocaina, per un peso complessivo di 1.250 grammi nello stomaco: questo “costoso fardello” è costato a una 26enne nigeriana, incensurata, regolare sul territorio, un viaggio di sola andata per il carcere femminile di Modena.
Una radiografia ha svelato la ragione del nervosismo: 103 ovuli di cocaina purissima, ancora da tagliare, destinata a diversi “clienti”. La particolarità degli ovuli, infatti, che su ognuno di loro erano indicati simboli e lettere, probabilmente per precisarne il destinatario, pusher più piccoli, di strada.
La donna, probabilmente, si riforniva in altri paesi europei poi, viaggiando in treno, portava la droga a destinazione, in Italia.