“…sopporterò con cristiana rassegnazione gli sproloqui e non perderò tempo per rispondere a quello che considero una nullità umana”.
Con queste parole Paolo Buzzi, consigliere comunale di Forza Italia, che ha recentemente fatto sapere che non si candiderà alle prossime amministrative, commentò azioni e parole di Davide Fratta, ex membro dell’esecutivo della Casa delle Libertà, avvocato come lo stesso Buzzi, sul settimanale “il Nuovo di Parma”.
Parole pesanti, pronunciate nell’aprile 2013, in pieno sbandamento della giunta Vignali, che ora si sono trasformate – come rivela la Gazzetta di Parma – in una causa per diffamazione a mezzo stampa avanti il Tribunale di Cremona, città dove “il Nuovo” veniva stampato.
In questi giorni, Buzzi è stato rinviato a giudizio: la causa prenderà il via il primo febbraio 2017.
Ma che Buzzi e Fratta “non si sopportassero” era già stato palesato alcuni mesi prima, a gennaio: mentre prendeva il via un’assemblea della Casa delle Libertà, Fratta chiedeva con insistenza notizie sul futuro di Spip (partecipata poi fallita) e Ponte Nord: Buzzi secondo l’accusa lo spintonò e minacciò.
La causa, avanti il Giudice di Pace di Parma, è già iniziata: prossima udienza, il 28 marzo.
