Via Gobetti, ucciso per un sacchetto di “marija”. In carcere 36enne di Poviglio

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Morire a 22 anni, in Via Gobetti, nella notte delle streghe, per un pugno di marijuana. Sarebbe stato un furto di “fumo” finito male a costare la vita a Thankgod Omonkhegbele, non una tragica fatalità o un incidente stradale.

L’omicida, un 36enne italiano, residente a Poviglio, Luca Vescovi, da giovedì in carcere a Reggio Emilia accusato di rapina aggravata e omicidio volontario del 22enne nigeriano.

La convalida del fermo è prevista per sabato mattina davanti al Gip del Tribunale di Reggio Emilia e al PM Maria Rita Pantani, per questo vige ancora il massimo riserbo sulla ricostruzione del delitto, ma pare che il 36enne, disoccupato, a Parma con un amico, a bordo di una Punto grigia presa in prestito, stesse acquistando marijuana.

Quando il nigeriano ha estratto il pacchetto intero dalla tasca, l’uomo gliela avrebbe rubata, partendo in tutta fretta. Poi, il tentativo disperato di Thankgod di fermarlo, aggrappandosi all’auto, la caduta, il volo contro il muretto, i traumi fatali al capo, la morte.

Due vite spezzate o rovinate, quella del 22enne, e quella del 36enne, incensurato pure lui, per ora accusato “solo” di rapina aggravata e omicidio volontario (accusa ben più grave di delitto preterintenzionale o stradale), ma la sua posizione potrebbe aggravarsi se emergesse che ha investito il nigeriano per “derubarlo”.

 

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