Delitto di Elisa Pavarani, ci fu premeditazione?

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E se Luigi Colla avesse premeditato di accoltellare Elisa Pavarani (LEGGI), in quel sabato notte drammatico in Via Sidoli?

E’ questa l’ultima ipotesi avanzata dagli inquirenti, ipotesi sempre surrogata dalle opinioni della famiglia di Elisa, e sostenuta dall’odore acre che pervadeva l’alloggio all’arrivo dei soccorritori  e all’inizio aveva fatto temere una fuga di gas.

Nessun pericolo – avevano stabilito i vigili del fuoco – odore dato uno spray al peperoncino, quello per l’auto difesa, spruzzato nella colluttazione. 

Ed è proprio la presenza e l’utilizzo di quello spray, che stride con l’assenza di ferite da difesa sul corpo della 39enne, ad aprire nuovi scenari. Forse Elisa lo teneva a portata di mano, o lo aveva comprato spaventata dalle pressioni di quell’ex così opprimente, e Colla se ne è impossessato, spruzzandolo in faccia alla donna per renderla inoffensiva?

O forse lo ha acquistato proprio lui, per utilizzarlo al fine di impedire a Elisa di reagire? Forse, dunque, Colla ha incontrato Elisa con la precisa intenzione di aggredirla e ucciderla, e non è stata l’ultima lite a scatenarne la furia omicida?

Domande al momento senza una risposta, su cui si concentra l’attenzione degli inquirenti: se venisse dimostrata la premeditazione, l’accusa di omicidio volontario si aggraverebbe e per il 40enne, arrestato la notte del delitto e da allora in carcere, si potrebbe paventare l’ergastolo.

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