Truffa del biologico: vittima anche la Molino Grassi di Parma

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Il mercato del biologico è in forte espansione. Ormai i prodotti bio si trovano sugli scaffali di tutti i supermercati e i negozi specializzati si moltiplicano. Le aziende italiane che fanno bio sono 60 mila e nei primi 6 mesi di quest’anno i consumi sono aumentati del 21%.

Per la qualità siamo disposti a pagare anche più del doppio e questo ingolosisce non pochi truffatori. Una tonnellata di grano tenero costa 154 euro ma se è bio il prezzo sale a 390 euro. A tutelare i consumatori e le aziende che trattano materie prime biologiche dovrebbero esserci gli enti preposti. In tutto sono 14 controllati poi da un ente unico vigilato dal Ministero del Governo. Non sempre tuttavia il marchio ci salva dalla truffa.

Il programma Report, andato in onda ieri sera si Rai3, ha parlato proprio di questo e in particolare di una maxi truffa perpetuata dal commerciante agricolo pugliese Liuzzi. Dieci mila e 500 tonnellate di grano di origine sconosciuta rivendute come biologico ad aziende in tutta Italia e all’estero. Truffa che ha danneggiato anche un’attività parmigiana. Si tratta della Molino Grassi che avrebbe acquistato ben 4 tonnellate di grano da questo Liuzzi. L’azienda ha subito un danno economico dovendo ritirare dal mercato tutti i prodotti cucinati con quella materia prima, oltre al danno d’immagine.

Qui la puntata di Report “Bio illogico”: guarda

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