Pizzarotti abbandona M5s: i commenti delle opposizioni

0

Il sindaco Federico Pizzarotti non farà più parte del Movimento 5 stelle. L’annuncio è avvenuto oggi, 3 ottobre, durante la conferenza stampa che si è tenuta in municipio. (leggi Pizzarotti lascia il M5s: “Favore a Grillo che così, ancora, non dovrà decidere”. Pieno appoggio dei consiglieri 5 stelle).

Finalmente il Sindaco ha sciolto le riserve sul segreto di Pulcinella. Lo ha fatto, come suo stile, confondendo costantemente i diversi ruoli: parlando da esponente di un movimento politico, di questioni interne al suo partito, nel salone di rappresentanza del Comune di Parma, immaginando infine che dietro di lui si sia schierata un’intera città. Un guazzabuglio nel quale non è chiaro chi sia chi e con quale diritto utilizzi gli spazi comunali per parlare. Non entro nel merito delle vicende del Pizzarotti politico che assolutamente non mi riguardano e, sospetto, non riguardano neanche le migliaia di cittadini che attendono risposte su problemi specifici, dai rifiuti al degrado, dalla sicurezza ai servizi sociali. Per questo motivo spero vivamente che da domani si possa tornare a parlare di Parma, tenendo le beghe interne al Movimento 5 Stelle ben lontane dal nostro Municipio.

Roberto Ghiretti (Parma Unita)

Pizzarotti oggi ha conquistato l’ennesima ribalta nazionale dimostrando finalmente a tutto il Paese la sua natura trasformista: abile nel raccogliere con la maschera dei 5 stelle i voti e altrettano abile a fare promesse strampalate come quella dell’inceneritore, ma assolutamente incapace di realizzare alcunchè: è una tangenziale con i semafori.

Il nostro Sindaco prima delle elezioni era un perfetto sconosciuto, proprio per questo è riuscito a raccogliere i voti grazie, non alla sua persona, ma al Movimento 5 stelle, ora che i Parmigiani hanno provato sia i 5 Stelle, sia Pizzarotti non potranno che fare, finalmente, a meno di loro.

L’unica cosa che ci sarebbe stato da aspettarsi, in coerenza con le sue dichiarazioni del passato, è che Pizzarotti si dimettesse subito da Sindaco di Parma in quanto non esiste più in Consiglio Comunale una maggioranza 5 Stelle.

Franco Cattabiani (Civiltà Parmigiana)

La telenovela è finita. Il sindaco di Parma Pizzarotti è uscito dal Movimento 5 Stelle. Finalmente. Non vogliamo entrare nel merito della sua decisione ma ci limitiamo a constatare come le beghe interne ad un partito e i tentativi di diventare un leader nazionale di Pizzarotti abbiano per settimane occupato i pensieri del sindaco e della sua maggioranza.

Il braccio di ferro con Grillo e il “direttorio” ha avuto la precedenza sui problemi di Parma e dei parmigiani. Speriamo che ora Pizzarotti si dedichi a tempo pieno ad amministrare la città, il cui stato è sotto gli occhi di tutti. Perchè mentre lui era impegnato a scontrarsi con Grillo, Parma diventava sempre più sporca ed insicura.

Siccome Pizzarotti è stato eletto come esponente 5 Stelle e non come premio Nobel per la fisica, per coerenza dovrebbe dimettersi dato che non rappresenta più il partito che lo ha fatto eleggere. Per concludere, è doveroso allargare il discorso e uscire dai confini cittadini. Parma è stata la prima città dove il Movimento 5 Stelle ha vinto le elezioni, grazie a roboanti promesse non mantenute.

Ora, il sindaco lascia il partito. Problemi ci sono in tutte le città amministrate dai grillini e dal Movimento, secondo cui gli interessi del partito vengono prima di quelli della città. E vedendo cosa succede a Roma è evidente che non possiamo lasciare l’Italia in mano a loro. Per questo auspichiamo – a Parma come a livello nazionale – che il centrodestra torni ad essere un’alternativa seria e credibile alla sinistra.

Paolo Buzzi (Forza Italia Parma), Francesca Gambarini, (Forza Italia Fidenza)

 

Finalmente siamo giunti alla “resa dei conti”. Dopo 4 anni di mal governo della città, di liti interne a discapito del bene comune che dovrebbe essere invece la priorità per il Primo Cittadino, oggi il Sindaco Pizzarotti abbandona il suo Movimento per ricandidarsi, probabilmente, con un movimento civico.

Facile, troppo facile essere eletti con una “casacca” e toglierla a piacimento per indossarne un’altra senza la coerenza che dovrebbe contraddistinguere chi è alla guida di una città.

Una città che in questi anni non solo non è migliorata, ma è peggiorata in ogni ambito ed è stata lesa in ogni settore. E’ ora di ricominciare a lavorare e di farlo seriamente! Il Centro Destra è pronto ad aiutare Parma a rialzarsi per tornare ad essere la città che era e che merita di essere e i Parmigiani sapranno sicuramente valutare e decidere di conseguenza.

Forza Italia si sta preparando con entusiasmo e onestà. Sarà il catalizzatore e il coalizzatore del Centro Destra ed unirà anche movimenti civici che stanno nascendo per dare nuovo volto alla città per un vero e non solo mero cambiamento.

Fabio Callori (Coordinatore Provinciale Forza Italia di Parma e Provincia)

Alla luce di quanto dichiarato dal sindaco, l’amministrazione comunale di Parma non è più del M5S…. La cosa è cambiata di poco.
Ringrazio il sindaco di aver comunque detto pubblicamente cose del suo partito che molti italiani , parmigiani soprattutto, già avevano chiaramente capito.
L’amministrazione di Parma si reggerà quindi su una maggioranza di consiglieri che non si collega a nessun movimento, movimento civico del “tiriamo a campare”.
Cosa buona sarebbe a questo punto: tutti a casa!

Massimo De Matteis (Fratelli d’Italia Parma)

Ancora una volta Pizzarotti ha anteposto i suoi interessi personali a quelli di Parma: in questi giorni molti parmigiani sono preoccupati dall’infezione di legionella che ha colpito la città, ma per il sindaco vengono prima le diatribe con Grillo e soci che le preoccupazioni dei suoi cittadini.

Ci aspettavamo risposte concrete sui tanti problemi ancora irrisolti della nostra città ma, come tutti i parmigiani, siamo costretti da mesi ad assistere a una telenovela infinita, dall’esito peraltro scontato, con l’ultima presa in giro del gruppo consiliare che sta con il Sindaco ma non esce dal Movimento e del balletto sulla sua ricandidatura. Tutto questo solo per continuare a rimanere sui media nazionali a discapito di quanto accade in città. Che Pizzarotti sia dentro o fuori dal M5S non cambia in alcun modo il nostro giudizio estremamente negativo sulla sua gestione del Comune che è stata, in questi anni, inconcludente e mediocre, posizione ribadita con forza anche durante la nostra assemblea di sabato scorso.

Nel 2012 i cittadini di Parma hanno votato la novità di Grillo e del Movimento 5 stelle, non certo Federico Pizzarotti che allora nessuno conosceva. Ora si trovano con un Sindaco che, dopo avere disatteso in ogni punto il programma con cui si era presentato, abbandona il Movimento che gli ha permesso di vincere le elezioni, come se fosse un semplice autobus per arrivare al potere. Notiamo invece che in questi anni si è affezionato molto alla poltrona e non ha intenzione di scollarsene.

Pizzarotti più che un uomo libero, come ha sostenuto in conferenza stampa, è un uomo solo e isolato, e i problemi e le sfide che Parma deve affrontare, dalle infrastrutture alla sicurezza, hanno invece bisogno di risorse e sostegno a livello regionale e nazionale. Anche per questo, dopo oggi, è ancora più chiaro a tutti che serva un cambio di rotta per uscire da un immobilismo e un isolamento che non porta da nessuna parte.

Gianpaolo Serpagli, Nicola Dall’Olio, Lorenzo Lavagetto (Partito Democratico)

Pizzarotti lascia il Movimento 5 Stelle ma lascia anche che Parma vada alla deriva: si dimetta subito. Un addio a orologeria, di fatto un avvio della sua campagna elettorale pubblicizzato da giornali e tv nazionali, dopo che per oltre quattro anni non ha fatto nulla. Parla di temi nazionali e dei massimi sistemi ma non dice mai nulla della città che dovrebbe amministrare e del rapporto con i cittadini.


Ora è ufficiale se prima era solo chiacchiere e distintivo ora il distintivo non lo ha più e rimangono le chiacchiere, quelle che ascoltiamo da cinque anni ormai. Pizzarotti è un Sindaco che non c’è mai stato, non ha mai ascoltato, non ha mai agito al momento e nel modo giusto, non ha operato e non sta operando per il bene né della città né della gente. Il caso della legionella è l’ultimo degli esempi, chiaro evidente e palese: non ha detto nulla nemmeno di fronte a una possibile epidemia che colpisce perlopiù bambini e anziani.


Pizzarotti non è più legittimato all’azione politica ora che lascia il movimento, per coerenza si dovrebbe dimettere subito ma c’è da presumere che non abbandonerà perché le elezioni sono troppo vicine e non vuole certo perdere visibilità.


Pizzarotti critica la Raggi e dice “Cosa sarebbe successo se avessi nominato un ex tesserato del Pd in Iren o una ex consulente di Ama?”. Sindaco, ha la memoria corta le ricordo la nomina di Bagnacani in Iren (forse dimentica anche proteste e polemiche), della nomina del direttore generale insieme ad altri dirigenti di matrice Pd e di Maurizio Olivieri (Pd) per Ates poi dimissionario. Che dire poi delle sue fotografie per il brindisi con il Presidente della Regione Bonaccini (Pd) quando doveva invece essere a occuparsi di Parma?
E’ forse questo il vero motivo per cui si dimette dal Movimento 5 Stelle? Per iscriversi a un altro partito? Forza, sia sincero almeno una volta nella vita!
Non avrà forse ancora nessun altra tessera ma è chiaro quel che sta cercando di fare.
Dimentica inoltre di aver nominato un assessore all’Urbanistica accusato di aver costruito qualche migliaio di metri quadrati abusivamente? Il ritiro della delega è arrivato il giorno dopo la nomina, non è forse un caso molto simile a Roma anche se in piccolo?


Pizzarotti attacca l’attesa per la risposta del direttorio: Sindaco quanto abbiamo atteso la risposta sul referendum popolare per gli asili? Personalmente attendo che mi vengano dati i documenti obbligatori per legge per il procedimento disciplinare al comandante della polizia municipale da 298 giorni. Le comunico che è perfettamente allineato con il Movimento 5 Stelle secondo quanto lei stesso dice.


Non ci interessa nulla delle sue beghe di partito e delle scaramucce interne, doveva fare il Sindaco e non lo ha fatto. Ora che non è più legittimato da un sostegno politico si dimetta, anche se ormai è troppo tardi.


Giuseppe Pellacini (Capogruppo Consiglio Comunale UDC)

 

 

 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here