Osservatorio Inps. Boom di voucher: +36% ma falsa i dati sull’occupazione

0

In Italia crescono i voucher a discapito della correttezza dei dati sull’occupazione. L’Osservatorio sul precariato dell’Inps, pubblicato il 19 settembre, rivela che tra gennaio e luglio di quest’anno sono stati venduti 84,3 milioni di voucher con un incremento del 36,2% sullo stesso periodo del 2015. L’anno precedente l’Osservatorio aveva registrato un incremento del 73% dei voucher tra gennaio e luglio del 2015 rispetto allo stesso periodo nel 2014.

I buoni da 10, 20 e 50 euro dovrebbero servire per pagare prestazioni di lavoro occasionali ma sembra che i datori di lavoro ne stiano facendo un abuso. Inoltre questi pagamenti inseriscono gli intestatari tra gli occupati, falsando in questo modo i dati sull’occupazione italiana. Per convenzione gli istituti statistici di tutti i paesi del mondo considerano occupate le persone che rispondono di aver svolto almeno un’ora di lavoro retribuita durante la settimana a cui si riferisce l’indagine dei ricercatori.

L’Istat aveva pubblicato i dati il 12 settembre, ben accolti dal premier Renzi, e attestava che nel trimestre da aprile a giugno l’occupazione in Italia è cresciuta di 189mila unità rispetto ai tre mesi precedenti e confrontando i dati con lo stesso periodo del 2015 ci sono 109mila disoccupati in meno. Gli occupati risultano 22,9 milioni, le persone in cerca di occupazione sono 2,9 milioni, gli inattivi scendono a quota 13,6 milioni. Quanto potranno essere veritieri questi dati?

La crescita esponenziale dei voucher era iniziata già nel 2012 con la riforma Fornero ma il premier Renzi e il Jobs Act hanno incentivato l’uso alzando il limite di reddito percepibile per i lavoratori all’anno: da 5 mila euro a 7 mila. I sindacati hanno spesso criticato questa pratica che finisce per mascherare il lavoro nero in lavoro regolare. Questo perché, sempre secondo Cgil, Cisl e Uil, i datori di lavoro attiverebbero i buoni solo quando scattano i controlli. Per sopperire a questo, il governo ha varato lo scorso giugno l’obbligo di comunicare il lavoratore occasionale entro un’ora dall’inizio della prestazione ma secondo i sindacati questo sarebbe comunque insufficiente e propongono invece un limite massimo di ore oltre il quale l’azienda non può utilizzare i buoni.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here