A Formigine i sostenitori di Pizzarotti contro Di Maio

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(askanews) – Una stretta di mano, molto formale, ma nessuna risposta sulla decisione di sospensione (solo annunciata) dal Movimento 5 stelle che il sindaco Federico Pizzarotti sta attendendo da 108 giorni. Il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, se l’è cavata con una stretta di mano e un generico “lo so, lo so” rivolto ai sostenitori del sindaco di Parma che si sono presentati con i cartelli in mano (“108 giorni” scritto col pennarello) all’aperitivo per la Costituzione organizzato dal Movimento 5 stelle a Formigine, nel modenese. Con loro anche la moglie di Pizzarotti, Cinzia Piastri.

“Non l’abbiamo portato Pizzarotti, non vogliamo essere provocatori – ha detto a nome di tutti Patrizia Ageno, consigliere comunale a Parma per il M5s -. Siamo molto incazzati”. Però Di Maio, prima di salire sul palco, è venuto da loro per un saluto: “Sì, gli hanno detto che c’eravamo ed è venuto a darci la mano. Poi ci ha detto ‘lo so, lo so’, però non ha dato altre risposte ed è andato via”.

“Siamo disperati, non sappiamo cosa fare – ha aggiunto la consigliera Cinque stelle -. Nessuno ci degna di uno sguardo. Noi possiamo aver sbagliato” sul caso delle nomine al Teatro Regio per le quali il sindaco risulta indagato. “Ma abbiamo portato avanti i principi del movimento – ha proseguito Ageno – e soprattutto abbiamo governato. Non è così semplice come andare a gridare all’opposizione, lo hanno visto anche loro a Roma in questi giorni. Noi ci siamo presi le nostre responsabilità”.

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