Voucher baby-sitter, Allegri: “Non previsto per lavoratrici autonome. Legge di stabilità con disuguaglianze”

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Chiara Allegri è una libera professionista, presidente di “Giovani imprenditori CNA Parma” ma, sopratutto, una mamma. Chiara parla attraverso una lettera – inviata all’attenzione del ministro del Lavoro Giuliano Poletti e, per conoscenza, all’on. Patrizia Maestri e l’on. Marialuisa Gnecchi:

Egregio Signor Ministro,

mi chiamo Chiara Allegri e le scrivo questa lettera sotto un triplice punto di vista: quello di una lavoratrice autonoma, quella di Presidente dei giovani imprenditori della CNA del mio territorio, quella di madre di famiglia.

Questa mia lettera è per renderle nota una grave situazione di stallo in cui permane, ormai da mesi, l’ampiamento della norma relativa all’estensione alle lavoratrici autonome al diritto ad ottenere voucher baby-sitter, norma già in vigore per le lavoratrici subordinate e parasubordinate.

La Legge di Stabilità per l’anno 2016 prevede che le lavoratrici autonome godano di questo beneficio per remunerare le baby-sitter, ovvero per sostenere la spesa di servizi per l’infanzia e dunque poter tornare a dedicarsi a tempo pieno al proprio lavoro. Per le lavoratrici autonome è previsto un periodo di copertura pari a tre mesi, mentre per le lavoratrici subordinate il periodo è dei sei mesi.

Non è solo questa disuguaglianza, l’origine del problema: come ben sa, ad oggi, non è stato ancora emanato il Decreto Attuativo previsto per marzo 2016 che renderebbe concreta la possibilità per le tante lavoratrici autonome, come me, di ottenere questi voucher. Ad oggi sono a conoscenza che per le lavoratrici subordinate e parasubordinate i fondi sono esauriti, ma a noi lavoratrici autonome non è nemmeno stata data la possibilità di fare la richiesta.

Le chiedo, Signor Ministro, di fare quanto in suo potere per colmare questa lacuna che permetterebbe alle madri-imprenditrici, commercianti, freelance o più in generale, titolari di partita IVA, di poter dedicarsi al proprio lavoro contribuendo ad aumentare la produttività del nostro Paese così come poter contribuire al meglio economicamente alla propria famiglia.

 

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