Ex Salvarani: Ascom Confcommercio risponde alle critiche di “silenzio”

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L’Ascom Confcommercio interviene sulla questione ex Salvarani:

“Rispondiamo a quanto affermato dal Consigliere Savani riguardo al ‘silenzio delle Associazioni di categoria’ sulla questione del centro commerciale area ex Salvarani, interrogativo cui il Consigliere avrebbe potuto dare facile risposta, se solo avesse avuto una conoscenza più approfondita del problema.

Ascom Parma, documenti ufficiali alla mano, ha pubblicamente contestato, già nel 2006, la scelta dell’allora Amministrazione Comunale che prevedeva la possibilità di accorpare in un unico luogo gran parte delle decine di migliaia di mq commerciali previsti nell’allora PSC.

Una scelta preoccupante che permetteva di fatto la costruzione di una vera e propria “città alle porte della città”, un enorme competitor di dimensioni pari a quelle dell’intero centro storico, ma con enormi vantaggi in termini di accesso, parcheggi, etc. Il nostro grido d’allarme fu purtroppo inascoltato dalle forze politiche e amministrative di allora e pertanto, non intendendo cedere sulle nostre ragioni, fummo costretti a perseguire la strada dell’azione legale attraverso un ricorso al Tar il 27/11/06, avverso la delibera del Consiglio Comunale di Parma del 18/09/06, azione che fu integrata con motivi aggiuntivi nel 2007 e nel 2010; il ricorso al momento giace in Consiglio di Stato in attesa della definitiva sentenza”.

La questione venne ulteriormente discussa in sede di Conferenza dei Servizi dell’11 luglio 2011, in cui si trattò specificamente dell’Area ex Salvarani ed anche in quell’occasione esprimemmo decisamente la nostra contrarietà all’iniziativa come risulta da relativo verbale, agli atti in Comune. Se però non vi è dubbio sulla responsabilità delle scelte fatte in anni precedenti al 2012, in risposta al quesito posto dal Consigliere Savani, dobbiamo ribadire che l’attuale Amministrazione venne a conoscenza delle nostre posizioni sin dal giugno 2012, quando le consegnammo formalmente, in occasione della annuale assemblea Ascom, un documento programmatico in cui si evidenziava il lavoro svolto negli anni dall’Associazione per impedire l’incremento di ulteriori grandi superfici commerciali in città ed in provincia e i conseguenti gravi rischi di desertificazione che tale programmazione avrebbe apportato.

Per questo motivo e, in considerazione del programma elettorale che ha portato alla vittoria di questa Amministrazione, siamo rimasti molto sorpresi quando in ben 2 occasioni (il 18/1/13 e l’1/7/13) la Giunta Comunale, in continuità con le decisioni prese dalle precedenti Amministrazioni, ha deliberato di costituirsi in giudizio nei confronti della nostra Associazione sia avverso il ricorso al Tar dell’Emilia Romagna, sia avverso il Consiglio di Stato, a difesa dell’atto amministrativo con cui era stata data l’autorizzazione alla concessione dell’area Ex Salvarani e contro cui per anni Ascom aveva combattuto.

Fatte queste premesse la domanda che ora poniamo a questa Amministrazione è se vi siano reali impedimenti che non permettano, almeno in parte, di bloccare questo nuovo centro commerciale o se, come traspare dalle affermazioni dell’Ass. Alinovi, sia solo una questione economica. Comprendiamo che un esborso di circa 20 milioni di euro non sia una cifra di poco conto, ma vorremmo far riflettere su quali saranno i costi che la collettività dovrà sostenere in termini di perdita di centinaia di attività commerciali e conseguente desertificazione dei centri storici”.

Il direttore Claudio Franchini

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