Stupro di gruppo al Raf: quattro indagati per minacce e favoreggiamento

0

Stupro di gruppo al Raf di Via Testi: dopo la violenza sarebbero piovute offese e minacce a raffica. E sul registro degli indagati finiscono altre 4 persone. Lo rivela la Gazzetta di Parma: a quasi sei anni da quella notte terribile, emergono ulteriori dettagli su quella tremenda vicenda di buio, violenza, squallore. Una diciottenne drogata e stuprata, l’omertà del collettivo antifascista, un filmato alla luce un lustro dopo.

Ed ora, ulteriori dettagli: nomignoli spiacevoli, minacce via telefono e Facebook. “Stai zitta”, “guai a te se sporgi denuncia”. E quattro giovani sul registro degli indagati per favoreggiamento: A.S, 23 anni, D.D.P, 29, parmigiani, R.G., 28 anni, reggiano, e una ragazza, M.D.P., milanese. 

Oggi, quasi sei anni dopo, dopo v’era il Raf, con il suo muro ordinistico di omertà e chiusura, resta un circolo ricreativo, un grande capannone senza anima, ammasso di cemento e ringhiere, una sfilza di alloggi in vendita, qualche garage sotto sequestro giudiziario.

L’INCHIESTA – La Procura, nella persona del PM Amara, aveva chiesto da subito gli arresti per gli indagati, inizialmente 6. Due posizioni sono state stralciate, una, poiché il giovane si trovava all’estero, l’altra perché il protagonista non compariva nel filmato, per un sesto, residente all’estero, è stata disposta una nuova notifica degli atti.

Nei guai, Francesco Cavalca, 25 anni e Francesco Concari, 29 anni, parmigiani, e Valerio Pucci, 24 anni, romano. Dopo un lungo batti-ribatti tra Procura, no dei gip, fascicoli al Riesame e poi in Cassazione, per Concari e Pucci scattarono gli arresti, per Cavalca i domiciliari. Attualmente tutti e tre, accusati di violenza sessuale, si trovano ai domiciliari. 

I FATTI – Mai denunciati, i fatti, tremendi, risalgono al 2010. Nella sede dell’allora collettivo antifascista di Via Testi, arroccata tra Via Toscana e Via Mantova, la ragazzina, originaria del mantovano, all’epoca appena maggiorenne, che frequentava il gruppo, venne invitata per una festa. Drogata, fu stuprata a turno, e abbandonata li, dove si svegliò la mattina dopo con gli abiti strappati e i segni della violenza addosso. I fatti, filmati con un cellulare. La denuncia, da una soffiata anonima, in un ambiente difficilmente penetrabile dalle forze dell’ordine.

 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here