Pm10: il 54,5% dei parmigiani esposto a valori eccessivi

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Ecco quali sono i dati relativi alla qualità dell’aria in Emilia-Romagna e a Parma per l’anno 2015:
Polveri fini (PM10 e PM2,5) entro i limiti in regione per quanto riguarda la media annuale, ma in aumento il PM10 a proposito del numero di superamenti del limiti giornalieri, con 23 delle 43 stazioni della rete regionale ancora fuori dalla norma. A Parma 3 stazioni su 4 (Colorno/Saragat con 47 superamenti; Parma/Cittadella con 52 superamenti; Parma/Montebello con 67 superamenti) hanno oltrepassato il limite dei 35. 
Per il biossido di azoto (NO2) persistono situazioni oltre alla norma, sono infatti 5 su 47 le stazioni in regione che hanno registrato medie annuali al di sopra dei limiti consentiti. A Parma nessuna stazione ha fatto registrare una media annuale al di sopra dei limiti consentiti.
La situazione più critica è quella dell’ozono (O3), benché dal 2011 le concentrazioni siano in netta diminuzione, questo inquinante continua a registrare in tutta la regione e nella provincia di Parma valori superiori ai limiti.
La popolazione esposta a condizioni di inquinamento superiore ai limiti, è stata pari al 30% del totale in Regione e del 54,5% nella provincia di Parma per le poveri fini e al 100% per l’ozono, sia in Regione sia a Parma.
Continuano a non presentare criticità gli inquinanti primari, quali monossido di carbonio, benzene e biossido di zolfo, che risultano ampiamente al di sotto dei limiti.
E’ questa in sintesi la situazione registrata in Emilia-Romagna e a Piacenza nel 2015, anno nel quale le condizioni atmosferiche avverse sono state quelle che nell’ultimo decennio hanno favorito più di ogni altro le concentrazioni degli inquinanti.

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