Europa Teatri: rassegna di danza dal 15 al 22 maggio

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ricerca nella danza contemporanea è uno dei fulcri della prima edizione di SELACHIMORPHA, rassegna di danza, a cura di Daniele Albanese e Loredana Scianna, realizzata dalla collaborazione tra Compagnia STALKER e Europa Teatri, che si svolgerà ad Europa Teatri, Parma, dal 15 al 22 maggio, con il sostegno di Comune di Parma e Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con Anticorpi e Atelierhaus Mengerzeile.

“E’ un progetto particolare e originale, e quindi coraggioso – ha affermato l’assessore Laura Maria Ferraris alla presentazione dell’iniziativa – è una proposta nuova e di qualità. Questa edizione zero nasce  libera, dalla voglia di sperimentare che rende onore a chi ha elaborato questa rassegna, aperta a contributi esterni e che prevede il coinvolgimento del pubblico, che ne diventa in qualche modo protagonista consapevole”.

I curatori, Loredana Scianna e Daniele Albanese hanno definito la rassegna un “punto di partenza, con una settimana interamente dedicata alla danza, in parte impegnate in formazione e in parte in produzione, proprio allo scopo di avere un pubblico consapevole, capace di leggere un nuovo e non facile linguaggio”.

Selachimorpha è un super ordine di pesci di cui fanno parte gli squali: il nome della rassegna coincide con questo termine per il riferimento all’energia predatoria del movimento e alla ricerca di una forza nella danza, metafora di un’arte nel mondo attuale.

Per una settimana lo spazio di Europa Teatri sarà abitato tutto il giorno da classi di movimento, workshop con artisti, brevi presentazioni e spettacoli di danzatori, proiezione di film, con l’obiettivo di creare tra i partecipanti, gli allievi e i curiosi un’idea di comunità che possa interrogarsi su alcune problematiche della creazione artistica e sul senso della danza nel mondo di oggi.

Ad aprire la rassegna i due workshop a cura di Paola Lattanzi e della Compagnia Stalker_Daniele Albanese.

Si rivolge a performers, attori, danzatori e curiosi, il workshop di Paola Lattanzi (15 maggio) suddiviso in due parti: la prima parte di tecnica ‘Force and motion’, la seconda di composizione con il metodo ‘Real time composition’. Il laboratorio ha come scopi l’acquisizione della versatilità necessaria alla professione del danzatore, di competenze nell’ambito della composizione, dell’improvvisazione, dell’esplorazione del movimento, dell’evoluzione del pensiero sulla danza, stimolo alla riflessione e allo scambio anche dialogico-filosofico sulla composizione coreografica.

Movimento come Trasformazione” è invece il titolo e il tema d’indagine del laboratorio che la Compagnia STALKER_Daniele Albanese svolgerà (16 e 17 maggio) con un numero ristretto e preselezionato di allievi. Il focus è specifico: trovare uno stato di costante mutamento, un luogo ibrido, di passaggio tra immagini e stati psicofisici in un flow continuo. La prima fase di preparazione fisica e riscaldamento servirà ad aprire delle strade per facilitare la ricerca creativa, di movimento e presenza.

L’ esito/performance del workshop si svolgerà in apertura della rassegna mercoledì 18 maggio (ore 21), con musiche dal vivo di Patrizia Mattioli.

A seguire Pietro Pireddu presenta “Lü”, azione sperimentale sulla natura dell’impermanenza. Tradotto letteralmente dal tibetano, LÜ significa “ciò che ci lasciamo alle spalle”, termine con cui i tibetani identificano il corpo. Il progetto mette in luce le dinamiche, le forze, gli eventi che regolano spazio e corpo. Il percorso è un’indagine fra la componente esterna e quella interna, tra il visibile e l’invisibile, che si svolge fra la materialità dell’azione, i vuoti e le mancanze che ne supportano i contenuti. Il tema della morte, dell’impermanenza, che tiene insieme tutte le parti e costituisce la spina dorsale del progetto, è trattato come momento di crisi, di trasformazione, di cambiamento, che possiamo sperimentare, non solo nel momento finale della vita, ma anche durante le fasi salienti del nostro percorso sotto forme, che se riconosciute, mettono a disposizione la loro forza liberatrice.

 

Giovedì 19 maggio (ore 21) va in scena “Techno” di e con Miki Gorizia, un lavoro di ricerca del movimento ispirato dalla musica techno. Avviato all’interno del Laboratorio di Composizione Coreografica ‘Il Secondo Passo’ di Lisa Masellis, nella cornice delle residenze teatrali ‘Teatri Abitati di Puglia’, “Techno” attinge gestualità e movenze dai luoghi dove si consuma, ascolta e danza la musica techno. Un tentativo di decontestualizzare un repertorio di movimenti dalla scena urbana-underground e trasporlo, non senza provocazione, sul palcoscenico di un teatro. Una traiettoria nello spazio dove influenze musicali, sintetiche e digitali, fino a sonorità jungle e tribali, determinano una particolare risposta del corpo, una grammatica ed un linguaggio del movimento tutti da ridefinire.

A seguire Only you (and you alone)”, proiezione video della creazione di Compagnia Stalker_Daniele Albanese, un ricordo e un omaggio al lavoro di Maurizio Soliani, ideazione e regia di Daniele Albanese. La noia, le sue declinazioni e le sue estreme conseguenze, sono il nucleo del lavoro, la costruzione scenica definisce un mood più che una narrazione. C’è tuttavia una linearità drammaturgica che va dalla noia alla violenza efferata: un paradigma puntuale del nostro presente. A fare da detonatore, l’impossibilità di relazione con l’altro. Uno studio, impossibile, per un amore perfetto.

Venerdì 20 maggio (ore 20, con replica alle ore 22.30) “scHattenFang”, performance interattiva, una combinazione di danza, pittura e musica live, ideazione e dipinti murali dell’artista berlinese Ilona Ottenbreit, per la prima volta in Italia. Una danzatrice, Giovanna Rovedo, incontra la sua ombra. La scena è una reminescenza delle pitture murali preistoriche nelle caverne, dove le ombre rappresentano per le persone una diversa realtà. Ad accompagnare l’azione un collage musicale a cura di Justus Sparke. Tematiche della performance: il passato e il proprio riflesso.

Alle ore 20.45 “Dancing dreams – Sui passi di Pina Bausch” (Germania, 93’), un film che è la testimonianza del lavoro rivoluzionario della celebre danzatrice e coreografa Pina Bausch, scomparsa nel 2009, che nel 2008 selezionò 40 teenager, che non sapevano nulla né di lei né di danza, per farli partecipare alla messinscena della sua celebre performance “Kontakthof”. In 10 mesi e fino alla sera della prima, i giovani danzatori hanno potuto scoprire il genio di Pina Bausch attraverso i loro stessi corpi.

Sabato 21 maggio (ore 21) la Compagnia  Simona Bertozzi/Nexus presenta “Prometeo: il dono”, secondo quadro del Prometeo, progetto Simona Bertozzi e Marcello Briguglio, ideazione e coreografia Simona Bertozzi, interpreti Aristide Rontini, Stefania Tansini, Simona Bertozzi, musica Francesco Giomi.

In questo secondo quadro coreografico del progetto Prometeo, la riflessione sulla natura del dono si attualizza nella capacità di addentrarsi in una traiettoria d’indagine, di esercitare un linguaggio che, nella sostanza del gesto e del movimento, possa farsi luogo della visione e delle mutevoli corrispondenze fra le immagini. La consegna di Prometeo è introdurre l’umanità alla capacità di creare, di forgiare, di coltivare e costruire. Un territorio di frequenze e periodicità, di rette e fasce curve, in cui i corpi si dispiegano in scritture energiche e articolate, producendo una trama di solitudini e combinazioni dialogiche che si alimentano per reazioni, turbando l’atto consapevole della creazione.

Al termine dello spettacolo la coreografa e danzatrice Simona Bertozzi incontrerà il pubblico.

Domenica 22 maggio, dalle ore 16 alle 20, si svolgerà la Pratica Contact Improvisation con Riccardo Meneghini. Partendo dal bacino e dalle sue potenzialità di movimento, per dare un sostegno forte e dinamico alla colonna vertebrale ed arricchirne il ventaglio di possibilità e con un ascolto attento della regione pelvica si lavorerà con diversi elementi per creare la nostra danza: il corpo che, come un libro aperto, in-forma continuamente la nostra danza; lo spazio che ci avvolge, ci sostiene e ci connette con gli altri corpi attorno a noi; il suolo, nostro primo e sempre presente partner.

Alle ore 21 “Let’s Jam!” con Riccardo Meneghini, la partecipazione di Davide Rocchi e le interazioni musicali di Dejawood. La Jam,  alla quale possono partecipare sia danzatori esperti sia appassionati di movimento, è uno spazio tempo in cui i fruitori della tecnica Contact Improvisation si incontrano per danzare insieme in forma spontanea.

ORARI E COSTI WORKSHOP

Paola Lattanzi

15 maggio 2016 dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18

Costo: 60,00 Euro

 

Compagnia Stalker_Daniele Albanese

16 e 17 maggio dalle 19.30 alle 22.30

Prove esito/performance 18 maggio dalle 10 alle 13

Esito/performance 18 maggio ore 21

Costo: 60,00 Euro

 

* Per chi volesse frequentare entrambi i workshop il costo è di 100,00 Euro complessivi.

 

Riccardo Meneghini

22 maggio 2016 Pratica di Contact dalle 16 alle 20 | Jam ore 21

Costi: Pratica di Contact + Jam 20,00 Euro | Solo Jam 10,00 Euro

 

 

COSTI SPETTACOLI

Tutte le serate sono ad ingresso unico, ad eccezione del 22 maggio (ingresso libero).

Biglietti: Intero 10,00 Euro | Ridotto 8,00 Euro (allievi dei laboratori di teatro, under 18 e over 65, studenti universitari) | Sono previste riduzioni per chi volesse accedere a più spettacoli nel corso della rassegna.

 

 

INFO E PRENOTAZIONI

Europa Teatri, via Oradour 14 tel. +39.0521.243377

email europateatri.pr@gmail.com

www.europateatri.it

www.facebook.com/europateatri

 

 

 

 

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