Due uomini in manette, 800 grammi di “fumo” sequestrati. Questo l’ennesimo colpo inferto dalla Squadra Mobile nell’ambito della lotta allo spaccio.
Il primo dei due arrestati, JANNANE El Bachir, 36enne marocchino, nel pomeriggio dello scorso 27 aprile, è stato tratto arrestato e condotto in Via Burla perché, pur essendo sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari presso la propria abitazione, ubicata in via Zilioli n.3 a Vicofertile, condannato per spaccio di stupefacenti, continuava nella sua attività ricevendo “a domicilio” i suoi clienti.
Grazie a servizi di osservazione il personale della Squadra Mobile nei pressi dell’abitazione dello infatti, avevano consentito di documentare varie cessioni di stupefacente tra cui quella di grammi 200 di hashish alla cittadina italiana A.C. di anni 35 che, nella circostanza fu tratta in arresto e, giudicata con rito direttissimo, condannata a sei mesi di reclusione e 1.000 euro di multa.
Il secondo episodio, è invece di giovedì 5 maggio: nella circostanza a cadere nella rete degli uomini della sezione “antidroga” è stato Narciso Munaretto 44enne, operaio, con precedenti specifici, tratto in arresto poiché trovato in possesso di 650 gr. di hashish, suddivisa in 42 “ovuli” e tre “pani”.
Da controlli mirati era stato notato un appartamento ubicato nei pressi di via Imbriani, non a lui riconducibile, all’interno del quale il Munaretto occultava la sostanza stupefacente.
Nel pomeriggio di giovedì gli agenti hanno proceduto al controllo dell’uomo, mentre si trovava a bordo della propria auto, trovandolo in possesso di circa 90 grammi di hashish. La successiva perquisizione dell’abitazione da lui utilizzata quale deposito di stoccaggio dello stupefacente, ha consentito di rinvenire ulteriori 460 grammi di hashish.
Gli agenti hanno proceduto alla perquisizione dell’abitazione di Munaretto, nel quartiere Montanara, rinvenendo ulteriori 100 grammi di hashish, per un totale di 650 grammi.
La particolarità dei bussolotti, che sopra riportavano il simbolo dell’Euro, della Ford, della Ferrari mentre il panetto di fumo quello della Mercedes, forse per differenziarne valore e purezza.
Munaretto, giudicato per direttissima, è stato condannato alla pena di anni quattro di reclusione ed euro 4000 di multa e sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari presso la propria abitazione.
