Via Imbriani: quattro contro uno, parmigiano al Maggiore. Si indaga sui perché

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Non è stato un pestaggio o una rapina, il fatto violento di martedì sera in Va Imbriani, al termine del quale un 52enne è finito in ospedale.

Lo dimostrano alcuni fotogrammi ripresi dalle telecamere di sorveglianza e resi noti dai carabinieri: è il 52enne ad avvicinare il gruppetto di nordafricani, chiacchierano, poi proprio l’uomo da il via a una lunga serie di spintoni, cui i quattro non stanno a guardare.

Finché la mischia non esce dall’occhio di inquadratura, per ricomparirvi poi il solo 52enne, a terra, dolorante.

Ora i militari indagano su cosa sia accaduto veramente.

Rissa Via Imbriani

I FATTI COME PAREVANO ALL’INIZIO – Era solo contro quattro. Volevano rapinarlo e hanno alzato le mani. Un parmigiano è stato aggredito ieri notte in via Imbriani da un gruppetto di tunisini.

Erano circa le 23,30 quando il parmigiano era lungo la strada, a poca distanza da piazzale Bertozzi, quando è stato avvicinato dai quattro stranieri. Le loro intenzioni sono subito apparse chiare: volevano soldi.

Lo hanno accerchiato, lui ha anche provato a regime, poi ha avuto la peggio e si è ritrovato con il piatto tibiale rotto.

E’ stato trasportato in pronto soccorso mentre i carabinieri stanno indagando, acne avvalendosi delle telecamere di sorveglianza della zona, per ricostruire i dettagli dell’accaduto.

IL COMMENTO DI CASA POUND –  Furlotti “Quartiere fuori controllo”
Un parmigiano di 52 anni, ieri sera, è stato insultato e aggredito in via Imbriani da 4 spacciatori di colore per aver rifiutato la droga che gli avevano proposto, ricoverato in ortopedia a Parma,ora dovrà subire sicuramente un’ operazione e forse una seconda.

“Quello che è successo è assurdo – afferma Luca Furlotti, responsabile locale di CasaPound – il ragazzo dopo aver rifiutato la droga è stato apostrofato con frasi del tenore di ‘Italiano di merda’ e ‘Italia fa schifo’ e poi aggredito con calci e pugni fino a farlo stramazzare al suolo con la tibia rotta e forse i legamenti del ginocchio”

“Non più tardi di qualche settimana fa – continua Furlotti – Il nostro coordinatore regionale Pier Paolo Mora aveva denunciato che ci era stato impedito di fare una manifestazione proprio in quella via e proprio contro lo spaccio, e questi sono i risultati.”

“Adesso che è finita l’ ebbrezza del 25 aprile – conclude Furlotti – il sindaco scenda sulla terra e inizi a pensare ai problemi di Parma e dei suoi cittadini, abbiamo mezza città in mano alla criminalità organizzata e CasaPound è l’ unica che è scesa in strada per contrastarla.”

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