Albareto, per bruciare le sterpaglie causa un incendio, 70enne nei guai

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Un pensionato settantenne di Albareto è stato identificato e denunciato dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato di Borgo Val di Taro a seguito di una complessa indagine per l’incendio dello scorso 11 novembre in località Boschetto di Albareto.
Nella notte tra il 10 e 11 novembre si è sviluppato un incendio di vaste dimensioni nei boschi del Comune di Albareto, le squadre di spegnimento dei Vigili del fuoco, supportate da Personale del Corpo Forestale, riuscivano a domare le fiamme solo in tarda mattinata quando sopraggiungeva da Bologna un elicottero dei VV.F. Si rilevava da subito l’insolito periodo per gli incendi boschivi, la provincia di Parma normalmente è infatti interessata dal fenomeno nel periodo tardo invernale-inizio primaverile e in minor misura nel periodo estivo.

INCENDIO 2

L’area percorsa dalle fiamme interessava buona parte del versante e la superficie boscata, costituita prevalentemente da bosco ceduo di faggio, querce e castagno, grazie alla perimetrazione eseguita, è risultata essere superiore a 24 ettari.
Immediatamente i Forestali iniziavano l’attività di indagine tecnica di repertazione per risalire alle cause del rogo ed ai suoi autori. Per individuare l’area di innesco dell’incendio si è impiegato il metodo delle evidenze fisiche, metodo scientifico-empirico utilizzato da svariati anni a livello internazionale e dal 2002 anche dal Corpo Forestale. Veniva ripercorsa l’intera area percorsa dal fuoco dai repertatori della Forestale in cerca di ogni minimo segno che indicasse il passaggio del fuoco, seguiva una complessa attività di valutazione e analisi dei diversi indicatori. Grazie alla scrupolosa applicazione del M.E.F. si è riusciti ad individuare con esattezza il punto di insorgenza del fuoco e del calore che risultava essere divampato da un castagneto recentemente oggetto di lavori forestali.

In particolare i Forestali sono riusciti a determinare l’esatto punto di insorgenza delle fiamme corrispondente ad una ceppaia utilizzata come braciere per l’abbruciamento di ramaglie e altri scarti vegetali nel bosco a seguito del recente taglio. Da qui iniziavano gli accertamenti per risalire all’identità del responsabile che

risultava essere la medesima persona che aveva effettuato il taglio boschivo e che intendeva pulire il bosco. Il pensionato è stato quindi denunciato per incendio boschivo colposo e rischia da uno a cinque anni di reclusione come disciplinato dal secondo comma dell’articolo 423 bis del codice penale. Gli uomini del Corpo Forestale dello Stato gli hanno inoltre contestato sanzioni per un totale di 200 euro per il mancato rispetto delle Prescrizioni di Massima e di Polizia Forestale che prevedono l’obbligo entro le 48 ore precedenti di comunicare al locale Comando Stazione Forestale l’intenzione di procedere con l’abbruciamento dei residui vegetali.
L’attività dell’abbruciamento in loco dei residui derivanti dalle utilizzazioni boschive deve essere effettuata rispettando la normativa nazionale che definisce le modalità e le quantità permesse per la normale pratica agricola e i regolamenti regionali che prevedono dei periodi di massima pericolosità in cui l’accensione di fuochi risulta vietata. Non si può però prescindere dal seguire semplici regole dettate dal buon senso come evitare di accendere fuochi nelle giornate con forte vento e non abbandonare il luogo fino a che le fiamme non siano completamente spente.

Gli incendi dei boschi, infatti, oltre a mettere a rischio la vita delle persone, possono causare enormi disastri ecologici distruggendo intere porzioni di territorio ricche di biodiversità e di soprassuoli in grado di produrre ossigeno e diminuire l’inquinamento atmosferico. Il patrimonio boschivo, inoltre, contribuisce alla stabilità dei terreni prevenendo fenomeni quali alluvioni, frane e smottamenti che sempre più spesso si registrano nel nostro paese.

INCENDIO 1

BEDONIA: DENUNCIA DEL CORPO FORESTALE DELLO STATO PER INCENDIO BOSCHIVO COLPOSO – Un uomo è stato individuato e denunciato dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato: rischia fino a cinque anni di reclusione

Avrebbe perso il controllo del fuoco da lui stesso acceso, l’uomo che, nel pomeriggio di lunedì scorso, ha causato un incendio boschivo in località Cognole del comune di Bedonia.
La pattuglia del Corpo Forestale dello Stato è giunta sul posto in seguito alla segnalazione della Centrale Operativa Regionale, allertata dallo stesso responsabile del rogo, che, con l’intento di eliminare il materiale vegetale di risulta dai lavori selvicolturali eseguiti sui suoi terreni, ha dato fuoco a un cumulo di ramaglie. Un’improvvisa folata di vento ha fatto si che l’incendio si estendesse al vicino bosco e l’uomo non ha potuto fare altro che allertare i soccorsi e adoperarsi per lo spegnimento. L’immediato intervento dei Vigili del Fuoco e di una squadra della Protezione Civile ha limitato l’estensione dell’area percorsa dal fuoco e si sono registrati pochi danni.

Per individuare l’area di innesco dell’incendio si è impiegato il metodo delle evidenze fisiche, metodo scientifico-empirico utilizzato da svariati anni a livello internazionale e dal 2002 anche dal Corpo Forestale. Veniva ripercorsa l’intera area incendiata per la ricerca e interpretazione degli indicatori del passaggio del fuoco. Sulla base delle informazioni raccolte in ordine agli elementi che influiscono sul comportamento del fuoco, come vento, pendenza e combustibili, si è potuta ricostruire una visione d’insieme delle tracce lasciate dal fuoco.

L’attività dell’abbruciamento in loco dei residui derivanti dalle utilizzazioni boschive è normale pratica agricola se effettuata rispettando la legislazione nazionale che definisce le modalità e le quantità, la normativa regionale che prevede dei periodi di massima pericolosità in cui l’accensione di fuochi risulta vietata e i regolamenti locali. Non si può però prescindere dal seguire semplici regole dettate dal buon senso come evitare di accendere fuochi nelle giornate con forte vento e non abbandonare il luogo fino a che le fiamme non siano completamente spente.

In caso di avvistamento di un incendio avvisare subito il Corpo forestale dello Stato, telefonando al numero 1515 o agli altri numeri di pronto intervento.

Per ulteriori informazioni tel. 0521 235808 – Ufficio Stampa

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