“Bene il rinvio per l’audizione dei tre presidenti dei poli fieristici regionali d’eccellenza perché l’attuale proposta della Regione vale solo per dare 5 milioni alle Fiere di Bologna”. Con queste parole il Vice Presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, esponente della Lega Nord, Fabio Rainieri, ha espresso soddisfazione per l’esito della prima commissione in cui si è esaminato il progetto di legge regionale che vuole riformare il sistema delle fiere in Emilia-Romagna. “Come ho spiegato all’Assessore regionale Palma Costi, io devo difendere la mia città e il mio territorio e quindi non posso essere convinto di un progetto per cui dopo tutto il gran parlare sulla holding regionale dei tre poli fieristici più importanti, parte col finanziare abbondantemente quello più grande mentre agli altri non lascia neppure le briciole – ha quindi proseguito il rappresentante regionale del Carroccio –.
Non vorrei il ripetersi con il nostro ente fiere di quanto avvenuto per Parma con la TIBRE, l’aeroporto e con l’Alta velocità. Nessun pregiudizio dunque verso la necessità di ampliamento che ha la Fiera di Bologna e men che con quello della unica holding fieristica regionale che dovrà unire Bologna con Parma e Rimini ma non si può partire, pronti via, senza un piano industriale o perlomeno una road map ma solo con un ingente finanziamento a Bologna.
Servono garanzie che le eccellenze dei due poli periferici, ma comunque molto importanti, non siano assorbite da quello centrale. Se, come ha detto l’assessore in Lombardia e in Veneto il modello è di un unico grande polo fieristico, quello non potrà essere il modello dell’Emilia-Romagna per essere competitiva sul mercato internazionale negli eventi fieristici. Bologna peraltro sta partendo con la grande iniziativa su FICO sull’agroalimentare che è invece la peculiarità, anche fieristica con CIBUS, di Parma. Se non ci sono serie garanzie Parma sarà dunque destinata a perdere CIBUS oltre ad altre fiere molto importanti”.
