Le contraddizioni del Verdi: senza voli, ma a portata di disabile

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Pochi voli, sempre meno, un futuro legato alla mutazione verso i cargo, che comunque gli garantirebbe la sopravvivenza…ma il Verdi è anche altro.

Un ottimo aeroporto per i disabili. Lo fa sapere l’Amnic in una nota, che stride con la pessima condizione dello scalo parmigiano, ma lascia sperare in un futuro più roseo.

“Alcune settimane fa il presidente dell’Anmic di Parma, Alberto Mutti ha potuto verificare le procedure di assistenza ai passeggeri a ridotta mobilità in partenza e arrivo presso l’aeroporto Giuseppe Verdi di Parma. Accompagnato dal sig. Pierpaolo Scarpino della Croce Rossa, che si occupa direttamente del servizio, e dal sig. Pietro Taliento della So.Ge.A.P., che ha illustrato la procedura operativa dedicata, il presidente Mutti ha potuto constatare la validità del servizio che accompagna il viaggiatore a ridotta mobilità in ogni fase precedente la partenza fino all’imbarco e in ogni momento successivo all’arrivo fino all’uscita dalla struttura.

Fin dall’arrivo nel parcheggio dell’aeroporto, dotato di due postazioni di chiamata nelle vicinanze dei parcheggi dedicati, il disabile viene assistito da personale qualificato della Croce Rossa in ogni adempimento necessario alla partenza. Superati check in e controlli, il personale assiste la persona a ridotta mobilità anche durante l’accompagnamento all’aeromobile tramite un mezzo speciale chiamato ambulift, guidato da personale di specifica formazione, che permette l’accesso diretto all’aereo. Allo stesso modo per le persone in arrivo, il servizio è attivo dallo sbarco, sempre con mezzo dedicato, fino al momento in cui la persona con ridotta mobilità lascia lo scalo, o con mezzi propri o con i mezzi pubblici.

Il presidente Mutti ha quindi firmato il verbale di approvazione della procedura esprimendo soddisfazione per la qualità e l’efficacia del servizio e ringraziando le persone che quotidianamente operano al servizio dei disabili”.

 

 

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